Guardia Costiera intercetta motopesca in zona vietata ad Amantea

MOTOPESCA-IN-ZTB-1.jpg

Amantea (Cosenza) – La Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, con il personale della Delegazione di Spiaggia di Amantea, ha individuato, nella giornata di ieri, un motopesca che esercitava l’attività di strascico in piena zona di tutela biologica. L’attività, coordinata dal Servizio Operativo, è iniziata alle prime luci dell’alba, quando, una radiomobile della capitaneria di porto, intenta ad eseguire dei controlli sul litorale costiero compreso tra i Comuni di Belmonte e Vibo, ha notato la presenza di un motopeschereccio nelle acque antistanti la località Tonnara del Comune di Amantea. Appurato che il Motopesca stava esercitando l’attività di strascico in una zona vietata, l’equipaggio del GC 353 ha intimato al Comandante dell’imbarcazione di salpare le reti per procedere al sequestro degli attrezzi da pesca e del prodotto ittico contenuto nel sacco recuperato, presentando la sanzione amministrativa di 4.000,00 euro.

Il Comandante del Motopesca, per la grave sanzione, oltre a vedersi sottratti i punti dall’abilitazione alla condotta di unità da pesca previsti dal d.lgs. 04/2012, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Paola per i reati di deturpamento di bellezze naturali di luoghi soggetti alla speciale protezione dell’autorità. Tale zona, infatti è regolamentata dall’Ordinanza n.11/2009 del 22.04.2009 della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che ha disciplinato quanto contenuto nel D.M. 22.01.2009 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. In particolare nella zona, tipo “nursery”, che si estende per circa 7 miglia dalla linea di costa, è vietata la pesca del novellame, lo strascico e per la pesca sportiva l’utilizzo di più di cinque ami. Consentite, invece, per le unità da pesca regolarmente iscritte e in possesso della prevista licenza, l’utilizzo delle reti da posta, nasse e l’uso dei palangari.

"Un segnale di presenza costante – spiega Antonio Lo Giudice – Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina - quello delle nostre unità nelle acque del Tirreno cosentino e delle nostre pattuglie lungo i 220 km di costa del Compartimento Marittimo, che vuole, con questa continua attività repressiva, evidenziare l’attenzione del Corpo per l’ambiente marino e sottolineare una tutela dei pescatori che rispettano le regole e non vedono di buon occhio comportamenti illeciti da parte di pochi motopesca che credono di farla franca". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA