Il procuratore Curcio pg a Crotone, chiesta la condanna a sei anni per l'ex sindaco Girasole

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Crotone - Il Procuratore capo di Lamezia, Salvatore Curcio, è stato impegnato in un processo di rilievo in provincia di Crotone e, per un giorno ha cambiato territorio d'impegno. Curcio, infatti, ha tenuto l'accusa nel processo “Insula” in qualità di sostituto procuratore generale e lunedì scorso ha invocato 6 anni di reclusione e 1000 euro di multa per l'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, che era stata assolta in primo grado, nel processo che la vede imputata con l'accusata di aver ottenuto il sostegno elettorale delle cosche, grazie anche all'intercessione del marito Francesco Pugliese, nel corso delle elezioni amministrative del 2008.

La difesa dell'ex sindaco, ha affermato il procuratore, "è sempre stata quella di negare ostinatamente qualsiasi rapporto tra la sua persona e la famiglia Arena". "Questi rapporti esistevano – ha ribadito Curcio – poi coloriamoli e interpretiamoli come vogliamo ma questi rapporti esistevano". Esistevano quando negli anni passati Massimo Arena, per godere della semilibertà, come certificato dalla Guardia di finanza, ha lavorato per cinque mesi alle dipendenze della madre di Francesco Pugliese, marito della Girasole. Secondo l'accusa non è un caso che, in occasione delle amministrative del 2008, Pugliese si sia rivolto proprio a Massimo Arena per chiedere voti alla cosca. Secondo le indagini si sarebbero incontrati in un bar dove è avvenuta la richiesta. "Pugliese sapeva di vantare un credito da parte di Massimo Arena", ha sottolineato il Procuratore. “Cultura mafiosa del favore”, ha spiegato Salvatore Curcio, "da sradicare prima di qualsiasi altro atto o manifestazione antimafia".

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