Immigrazione: tragedia nel Canale Sicilia, 700 morti. Reazioni

naufragio-morti-mediterraneo.jpg

Sicilia - Un barcone con circa 700 migranti si è capovolto la scorsa notte a circa 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile dirottato nella zona, il King Jacob, ha recuperato 28 superstiti. Un'imponente operazione di soccorso è tuttora in corso: coordinata dalla Guardia Costiera, partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell'operazione Triton dell'agenzia Frontex.

REAZIONI

Presidente Calabria Mario Oliverio, basta con le parole

"Basta con le parole! Dopo l'immane tragedia della notte scorsa, in cui 700 profughi sono annegati nel Canale di Sicilia in quella che è stata definita la più grande tragedia di sempre, le parole e le polemiche stanno a zero". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a margine di una manifestazione a Paterno Calabro circa il naufragio nel Canale di Sicilia. "Ora - ha aggiunto - occorre assumere decisioni urgenti e concrete che mettano finalmente fine ad un dramma che, più passa il tempo, più assume le proporzioni di un'immane carneficina. E' giunto il momento che il mondo intero si mobiliti per fermare questa strage infinita. Personalmente e come rappresentante della Calabria più volte siamo intervenuti su questa continua tragedia, confessando la nostra impossibilità e quella dei singoli comuni ad affrontare un problema così drammatico e sproporzionato alle nostre forze e sollecitando gli organismi preposti ad accendere i riflettori soprattutto sul problema dell'accoglienza e dell'integrazione di quanti, disperati, affamati e perseguitati, sono costretti a fuggire dai loro paesi per trovare una speranza, un rifugio ed un futuro altrove". "Rispetto ad un fenomeno che coinvolge migliaia di uomini, donne e bambini - ha proseguito Oliverio - non si può girare la testa e far finta di niente o assumere atteggiamenti xenofobi e populisti, il cui risultato è solo quello di fomentare e aumentare odio e violenza. Una regione generosa e accogliente come la nostra, che storicamente ha vissuto sulla propria pelle il dolore dell'emigrazione, non può accettare discorsi e atteggiamenti di questo tipo. In un momento drammatico come questo nessuno può utilizzare il bisogno drammatico di questi esseri umani, per operare speculazioni elettoralistiche che lasciano il tempo che trovano. Occorre assumere subito azioni consequenziali e concrete”.

"Nelle prossime ore - ha proseguito Oliverio- chiederò un incontro al ministro Alfano per verificare quali iniziative possiamo assumere, come Regione, soprattutto per quanto riguarda l'accoglienza e l'integrazione di quanti scappano dai loro Paesi. Chiamerò alla mobilitazione il mondo della cultura, della Chiesa e del volontariato, i giovani, le forze sociali, i movimenti, le associazioni per concordare, insieme ad essi, iniziative concrete e credibili. Tutti, nessuno escluso, abbiamo il dovere di assumere iniziative coerenti con la nostra storia e con quello che diciamo. Dobbiamo lavorare perché si crei un clima nuovo e più umano rispetto a questo fenomeno e si apra una nuova stagione di attenzione, di civiltà e di rispetto umano e civile verso una problematica che, se non governata adeguatamente, rischia di esplodere e di ritorcersi contro il nostro Paese e la stessa Comunità Europea". "Per questo motivo -ha concluso il Governatore della Calabria- siamo concretamente al fianco di chi, come il leader del Movimento dei Diritti Civili, Franco Corbelli, si batte con tutte sue forze, perchè si realizzi un cimitero dei migranti, una iniziativa di grande valore umanitario che ha l'obiettivo di realizzare un luogo simbolico nel comune di Tarsia, in prossimità dell'ex campo di concentramento di Ferramonti, in cui ricordare quanti perdono la vita nei lunghi viaggi della speranza. Un luogo dove tanti familiari possano ricercare i loro affetti perduti e dove l'umanità intera possa rendere omaggio e ricordare il dramma che sta coinvolgendo milioni di esseri umani, vittime della miseria e di uno sviluppo squilibrato. Una dramma che sta segnando questa fase storica così come le guerre ne hanno segnato altre più o meno recenti".


Ferrara (M5S), Avramopoulos dia risposte immediate

"Non basterà un minuto di silenzio questa volta. La tragedia di questa notte, se confermata nel numero delle vittime, non ha eguali finora, ma potrebbe replicarsi ancora visto che è chiaro che gli arrivi di questi giorni rappresentano solo l'alba di un esodo annunciato. I proclami, le relazioni ed i report non servono più a nulla difronte a tutto questo". Lo afferma l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara. "Stiamo chiedendo all'Europa - aggiunge - che faccia la sua parte, ora. Non si può assolutamente più rimandare. Centinaia di vite umane in fuga dai propri Paesi e che vedevano nell'Europa l'unica salvezza trovano la morte nella via della speranza. Il nostro Mare si sta trasformando in un cimitero. Il Commissario Avramopoulos presenti immediatamente delle proposte risolutive sulla gestione dei flussi migratori. Su questo tema da mesi il Parlamento europeo sta avanzando proposte delle quali deve tener conto. La portata degli sbarchi finora avvenuti e quelli che ancora avverranno ci mettono di fronte a una vera e propria crisi umanitaria". "L'Europa - prosegue Ferrara - deve avere il coraggio di farsi intermediaria con l'intera comunità internazionale, non ce la farà l'Italia ad affrontare tutto questo da sola, e forse non può farcela nemmeno l'Europa che ha però il dovere di dare risposte immediate e risolutive. Non possiamo assolutamente permetterci di vedere altre vite spezzate al largo delle nostre coste, il Mediterraneo deve tornare ad essere una culla d'accoglienza, integrazione e libertà”.

Presidente Consiglio Regione Calabria, sconvolgente

"È sconvolgente. Non ci sono altri aggettivi per descrivere l'orrore dell'ennesima strage di migranti avvenuta nel Canale di Sicilia". Lo afferma il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Tonino Scalzo, circa il naufragio nel Canale di Sicilia. "Questa tragedia, l'ultima - aggiunge - di un'interminabile serie che si sta consumando con cadenza ormai quotidiana nel Mediterrano, colpisce tutti noi e riguarda da vicino anche la Calabria, terra che continua ad accogliere migliaia di migranti con spirito di solidarietà e con generoso impegno umanitario. Oggi non è più concesso a nessuno ritenere assolto il proprio compito esprimendo solo il doveroso cordoglio. È urgente che la Commissione europea, e giovedì a Reggio chiederemo alla commissaria Cretu che se ne faccia portavoce a Bruxelles, si attivi concretamente per affrontare un'emergenza umanitaria di proporzioni enormi, planetarie". "Di fronte a simili tragedie - prosegue Scalzo - non si può più pensare che l'individuazione delle soluzioni sia demandata alla sola capacità delle istituzioni nazionali. Il Mediterraneo è oggi il problema politico più grave che l'Europa debba risolvere. Nel rispetto delle competenze dello Stato centrale in materia di immigrazione ritengo che il Consiglio regionale della Calabria debba discutere di un tema che riguarda pienamente la nostra comunità e che proporrò di affrontare organicamente anche alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali. Martedì, in Aula, all'inizio dei lavori del Consiglio, chiederò ai colleghi di osservare un minuto di raccoglimento per esprimere la nostra partecipazione a un lutto che ci segna profondamente".

© RIPRODUZIONE RISERVATA