Lamezia: a fuoco container su via indipendenza, indagano i carabinieri - REAZIONI

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Lamezia Terme – Un incendio ha interessato alcuni container depositati in un terreno su via indipendenza, vicino il cimitero di Nicastro. Sul posto, per spegnere le fiamme, sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, insieme ai carabinieri guidati da Pietro Tribuzio, hanno avviato le indagini per capire la natura del rogo. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. 

I moduli abitativi sarebbero dovuti servire per avviare un progetto di accoglienza ad opera della Caritas. In particolare, avrebbero dovuto essere utilizzati nel costruendo "Villaggio della carità" che la Diocesi ha programmato di realizzare per poi affidarlo in gestione alla Caritas. Dalle prime indagini, volte a identificare i responsabili e accertare il movente dell'intimidazione,  pare che all'interno di uno dei container sarebbe stata trovata una bottiglia con tracce di liquido infiammabile.

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REAZIONI

Scalzo (Pd): "Gesto grave che colpisce il volto nobile della comunità lametina"

“Esprimo ferma condanna per il grave atto intimidatorio indirizzato contro alcuni container collocati nell'area destinata al costruendo Villaggio della Carità. Si tratta di un gesto estremamente grave che colpisce il volto più nobile e pulito della comunità lametina”. E' quanto afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd) che aggiunge: “Il progetto in corso di realizzazione intitolato a mons. Francesco Maiolo rappresenta la testimonianza più autentica e profonda dello straordinario slancio solidale che il nostro territorio è in grado di esprimere nei confronti dei più deboli e sono convinto - continua il consigliere regionale - che questa brutta pagina non fermerà l'edificazione della struttura casa-famiglia destinata alle persone bisognose e alle famiglie in difficoltà.

Al direttore della Caritas diocesana di Lamezia, padre Valerio Di Trapani, agli operatori, ai giovani e a tutti i volontari impegnati in questa meritoria e virtuosa opera, rinnovo la mia più totale solidarietà e vicinanza e un invito, forte, a proseguire con rinnovato vigore in questo progetto che dà lustro riempie di orgoglio la comunità lametina. Siamo tutti al loro fianco - conclude Scalzo - in questo cammino di riscatto civile e sociale che non potrà essere ostacolato da chi pensa di tenere in scacco, con la prevaricazione e la violenza, questo territorio”.

Magorno (Pd): "Gravissimo l'atto doloso contro il villaggio della Caritas"

"Gravissimo l'atto doloso contro il Villaggio della Carità a Lamezia. Siamo vicini a chi lavora ogni giorno per rendere la Calabria migliore. Così, su Twitter, il Segretario del Pd Calabria, On. Ernesto Magorno, manifesta solidarietà alla Caritas di Lamezia Terme a cui sono stati incendiati 5 container destinati al Villaggio della Carità.

Statti (Confagricoltura): "Vicinanza alla Diocesi di Lamezia per quanto accaduto"

"Tutte le intimidazioni, di qualsiasi genere e natura esse siano, devono essere qualificate per ciò che sono e cioè atti vili e spregevoli; il copione è, purtroppo, sempre lo stesso, c’è chi al riparo della notte colpisce senza farsi vedere e distrugge quanto faticosamente è da altri costruito con il lavoro, la passione, il rispetto della legge ed a beneficio di un’azienda o di una comunità". Ad affermarlo, il presidente di Confagricoltura Alberto Statti.

"Quanto accaduto ieri sera a Lamezia Terme, con l’incendio dei container destinati al costruendo villaggio della Carità, è vergognoso; dietro quei container c’era e c’è una scelta di carità cristiana ma anche di straordinario impegno civile e sociale che non può e non deve essere fermato. Esprimo a nome mio personale, da cittadino ed imprenditore, ed a nome dell’intera organizzazione di rappresentanza che presiedo la più ferma e determinata vicinanza alla Diocesi di Lamezia Terme ed a tutti i volontari della Caritas che, come testimoniato proprio ieri dai dati diffusi a livello nazionale, svolgono nel Paese e soprattutto al Sud un’impagabile azione quotidiana di vero e proprio welfare.

Siamo certi che le forze dell’ordine assicureranno alla giustizia i responsabili di questo insano gesto. Al vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora, garantiamo una vicinanza concreta ed è per questo che, sin d’ora, manifestiamo la nostra disponibilità ad essere parte attiva di qualsiasi percorso o iniziativa si scelga per ricostruire ciò che in modo infame è stato distrutto". 

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Piccioni e Villella: "Segnale allarmante e ferita per la nostra comunità"

"L'incendio di questa notte ad alcuni container destinati al Villaggio della Carità è un segnale allarmante, una ferita per tutta la nostra comunità". Ad affermarlo, i consiglieri comunali di Lamezia Terme, Rosario Piccioni e Aquila Villella. "Sembrerebbe addirittura che sia stata ritrovata una bottiglietta con liquido infiammabile in uno dei container. La città reagisca a un atto ignobile contro un progetto della Chiesa Lametina e della Caritas Diocesana che nasce per dare risposte agli ultimi, ai giovani che vivono situazioni di disagio, per attivare percorsi di solidarietà e condivisione. Si tratta dell'Opera segno voluta dal Papa in ogni Diocesi in occasione del Giubileo della Misericordia. Un'opera alla quale da mesi stanno lavorando tanti volontari e al quale tutti noi abbiamo mostrato il nostro sostegno concreto, partecipando alla serata di solidarietà che si è svolta a giugno scorso su Corso Numistrano.

A Padre Valerio Di Trapani e Don Claudio Piccolo Longo, ai volontari e a tutti coloro che lavoro a questo progetto va la mia solidarietà e il mio sostegno. Chi ha voluto incendiare quella struttura non ha nulla a che fare con la nostra città, con la sua identità profonda di comunità solidale e accogliente.Diamo tutti una mano, come amministratori e come cittadini, anche con piccoli gesti, per ricostruire ciò che è stato distrutto e proseguire nella realizzazione di un progetto che esprime il volto vero di Lamezia:la Lamezia della solidarietà, dell'accoglienza, dell'impegno concreto per non lasciare nessuno solo". 

Valentino (Cgil): "Inaccettabile e vergognoso quanto accaduto"

"Inaccettabile e vergognoso quanto accaduto a Lamezia la scorsa notte ai danni delle strutture che dovevano servire alla costruzione del Villaggio della Carità" afferma Giuseppe Valentino - Segretario Generale CGIL Catanzaro. La CGIL si stringe attorno alla diocesi lametina ed invita tutti i protagonisti di questo straordinario progetto di solidarietà e civiltà ad andare avanti con ancora più determinazione. Dobbiamo dimostrare a tutti coloro che vorrebbero tenere le nostre vite impriogionate nella paura e nella disperazione che la loro miseria non prevarrà sulla nostra voglia di vivere. Lamezia Terme e la Calabria devono vivere libere dalla 'ndrangheta. Per questo dalle Istituzioni locali, regionali e nazionali ci aspettiamo non una semplice presa di posizione o la doverosa indignazione, ma atti concreti di sostegno al proseguo di questo progetto".

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Alex Truglia (Calabria Attiva): “Responsabili devono essere assicurati alla giustizia”

“Ancora atti di grande ignoranza sul territorio. Anche questo è un gravissimo atto doloso e i responsabili di questo spregevole gesto contro il Villaggio della Carità devono pagare per quanto hanno fatto e devono essere assicurati alla giustizia. Esprimo la mia solidarietà verso i volontari della Caritas che fanno un grande lavoro per le persone disagiate”.

De Biase: “Doveva e dovrà nascere comunque il Villaggio della carità"

“Ancora una volta la nostra città viene colpita al cuore. Il fuoco brucia anche questa volta la nascita di prerogative di sviluppo per il nostro territorio. Purtroppo a brandelli vengono resi spesso le positività che si affacciano su una città difficile che di volta in volta tenta di riscattarsi ed uscire dalle secche del sottosviluppo. Questa volta ad essere colpiti in modo ancora non risaputo, sono i moduli abitativi che sarebbero dovuti servire per avviare un progetto di accoglienza ad opera della Caritas. Doveva e dovrà nascere comunque il "Villaggio della carità" che la Diocesi ha programmato di realizzare per poi affidarlo in gestione alla Caritas. Tutti noi ci stringiamo con leale sincerità verso quanti oggi registrano il fuoco distruttore di prerogative di sviluppo, di accoglienza e solidarietà, nella consapevolezza che tutto sarà portato a termine e l'obiettivo prefisso vedrà la luce. Motivo per cui a nome dell'intero gruppo che rappresento, esprimo vicinanza e sostegno affinché la positività superi ogni negatività”.

Mario Tassone: "Il vile atto umilia una città e una regione"

"Si sta superando ogni limite. Le espressioni di solidarieta' e di condanna sono importanti se presuppongono iniziati efficaci di prevenzione e di contrasto reale alla criminalita' organizzata. Altrimenti rientrano in uno schema consolidato di rutine a volte inespressiva e falsa. Certo si invocano rapide indagini e certe individuazioni dei responsabili. Non solo alla manovalanza. Alla Caritas confermo la grande considerazione per l'opera che svolge a Lamezia e in tutte le diocesi. Il vile atto umilia una citta' e una regione. E' tempo di reagire non solo con manifestazioni ma attraverso l'assunzione di chiare responsabilita'. Il territorio deve essere presidiato da tutti. O si afferma una nuova cultura di impegno vero o tutto sara' inutile".

Talarico (Udc): "Gravissima intimidazione cui non bisogna piegarsi"

"Esprimo piena solidarietà e vicinanza alla Diocesi di Lamezia Terme e ai volontari della Caritas,impegnati al servizio della nostra Comunità. Il gesto vile  che questa notte ha ridotto in cenere il lavoro e i sacrifici degli altri,  e distrutto un'opportunità per chi vive già una condizione disagiata è una gravissima intimidazione cui non bisogna piegarsi. A tale atto di malvagia cattiveria e viltà si dovrà rispondere con la solidarietà, l'aiuto concreto  e la ricostruzione di un percorso di civiltà illuminato dalla Carità cristiana."

Bruno (presidente provincia Catanzaro): "Sincera vicinanza del consiglio provinciale alla Diocesi di Lamezia"

“Definire vergognoso il gesto ignobile che ha colpito il cuore operoso e solidale della società che si dedica agli altri, con impegno civile e sociale, è riduttivo. A nome mio e del Consiglio provinciale di Catanzaro esprimo sincera vicinanza e solidarietà alla Diocesi di Lamezia Terme,  al vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora ed a tutti i volontari della Caritas che operano con dedizione a sostegno dei più deboli”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nell’apprendere dell’incendio che ha distrutto i moduli abitativi che sarebbero dovuti servire per avviare un progetto di accoglienza ad opera della Caritas nella città di Lamezia Terme. “Siamo certi che le forze dell’ordine faranno chiarezza in tempi brevi su quanto accaduto – afferma ancora il presidente della Provincia –. Infatti, dalle prime indagini, volte a identificare i responsabili, sembra che all’interno di uno dei container sarebbe stata trovata una bottiglia con tracce di liquido infiammabile. Questo non fa anche incrementare la rabbia per un gesto che con le fiamme sembra voler cancellare ogni speranza di inversione di tendenza, di ribellione alla prepotenza criminale che si nutre del bisogno e della povertà di chi per necessità si piega alle logiche mafiose. E’ il momento di reagire – conclude il presidente Bruno - facendo quadrato attorno alle forze sane della società che si ribella e afferma la cultura della solidarietà, dell’accoglienza e della legalità”.

Bova (presidente commissione antindrangheta): "Gesto che lascia sbigottiti"

“Lascia francamente sbigottiti il gesto inqualificabile e violento contro i container della Caritas di Lamezia Terme destinati a ricovero temporaneo per i senza tetto e i bisognosi”. Lo afferma in una nota il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova. “La Diocesi lametina e la Caritas di quella città, insieme ad altre organizzazioni, sono da tempo duramente impegnate per stare vicino ed assistere persone particolarmente svantaggiate. Un’opera di misericordia – dice Arturo Bova – stupidamente e drammaticamente interrotta senza ragione. L’intimidazione non è stata diretta soltanto alle strutture della Caritas, alla Diocesi di Lametia Terme,  ma a tutti quei cittadini, soprattutto i giovani, che quotidianamente spendono significativamente il loro tempo dedicandone una parte agli altri, a chi manifesta più bisogno e necessità.  Gesti così brutali e, allo stesso tempo, incomprensibili e irrazionali, sono un segnale pericoloso di protervia di chi crede che la società civile e lo Stato possano tirarsi indietro in questa battaglia che, definire di civiltà, è davvero troppo poco. A noi, alla politica – conclude Arturo Bova – tocca agire di conseguenza rinvigorendo l’impegno e  la solidarietà non solo verso chi è indietro nella società, ma per tutte quelle persone e quelle organizzazioni di servizio, come la Caritas, la cui presenza sui nostri territori è ammirevole per l’assistenza continua e l’aiuto verso coloro i quali non hanno i mezzi per proseguire una vita dignitosa”.   

Folino (Vice coordinatore Calabria al centro): "Siamo vicini alla Diocesi e a Mons. Cantafora"

"Calabria al centro, condanna qualsiasi tipo di intimidazione, e rimane profondamente addolorata per quello che è successo al Villaggio della carità a Lamezia Terme. Quello che di buono si fa nella nostra Calabria che tende all’accoglienza e all’altruismo, viene cancellato da atti come questo che devono ledere il buon senso e la civiltà di buoni cittadini che si battono per gli altri. Noi di Calabria al Centro siamo vicini siamo vicini alla diocesi di Lamezia Terme, a sua Eccellenza Monsignor Luigi Cantafora ed a tutti i volontari della Caritas.

Spinelli (FI): “Azione criminale che offende i cuori e sconcerta le menti”

“L’inqualificabile e vergognosa azione criminale diretta contro quello che sarà il Villaggio della Carità, offende i cuori e sconcerta le menti.  L’Opera, affidata alla operosità di volontari, sorgerà a simboleggiare il Segno, nella Diocesi lametina, del Giubileo della Misericordia, e sarà il tangibile  Segno dell’opera di rinnovamento intrapresa da  Papa Francesco. La religiosità della nostra comunità è un sentimento tanto profondo e corale, e così intensamente avvertito, da costituire di per sé la migliore risposta a chi immaginava di potere intimidire un popolo, quello lametino, che sui valori della legalità e della solidarietà è sempre unanime e coeso. Un popolo che, oggi, è ancor di più unito a pronunciare la severa ed inappellabile condanna del grave fatto accaduto. Forza Italia si stringe forte alla sua Diocesi ed alla sua forza spirituale e morale, ad una Diocesi che è Maestra di Carità e Misericordia”.

M5s Lamezia: "Sdegno e disappunto"

"Come Meetup 5 Stelle Lamezia Amici di Beppe Grillo ci associamo allo sdegno ed al disappunto generale suscitati dal vile, nonché grave, atto intimidatorio subito nella notte dalla Caritas e Diocesi locale. Ancora una volta nella nostra città c’è chi pensa di intimidire o di soddisfare  la propria effimera sete vendicativa con gesti che, in realtà, dimostrano unicamente la propria piccolezza umana. Incendio, fortunatamente limitatosi solo ad una parte dei container depositati nei pressi di via Indipendenza, ancora più grave visto che gli stessi erano destinati al costruendo “Villaggio della Carità”. Struttura volta ad alleviare le sofferenze dei ceti meno abbienti, nonché in parte finanziata dalla stessa cittadinanza attraverso la partecipazione a varie iniziative benefiche e di solidarietà. Ci auguriamo che chi ha compiuto tale atto criminale nei confronti dell’intera cittadinanza, venga presto assicurato alla giustizia e paghi severamente, affinchè sia di insegnamento anche per eventuali, o potenziali, nuovi deficienti di turno".

Barbanti: “Spregevole gesto nei confronti del Villaggio per l’accoglienza della Caritas” 

"Apprendo con sgomento del vile atto incendiario compiuto in città a danno del progetto della Caritas, finalizzato alla realizzazione di un villaggio per l’accoglienza di giovani disagiati. E’ molto triste dover riscontrare un clima crescente di forte intolleranza che sta alimentando reazioni violente nell’intero Paese, consistenti, molto spesso, nella mancanza di una diffusa cultura della solidarietà. Attendo fiducioso gli esiti delle indagini delle forze dell’ordine e confermo con forza la mia vicinanza alla Diocesi lametina e a tutti i volontari impegnatinell’importante lavoro della Caritas".

Emma Leone (Associazione R-Evolution Legalità): “Fermiamo questa aberrazione che ci distrugge”

“Apprendere prima di addormentarsi che è stato dato fuoco a sei containers della Caritas non ti facilita certo il sonno. La rabbia che provi te la porti dentro e ti senti impotente… sempre più impotente e piccolo… sempre più piccolo di fronte a giganti che diventano sempre più giganti, che predano ovunque senza guardare in faccia nessuno…persino i poveri della Caritas! È questa la sensazione provata da tutti i lametini appena si è diffusa la notizia. Ma è notte e di notte ti senti più solo, inerme, avvilito e la rabbia ti ribolle sempre più dentro…! Intanto si fa giorno ma la rabbia continua e diventa sempre più forte e con la luce, i rumori, le voci ti accorgi che non sei però proprio solo: persone, giornali, radio, social parlano, ci si racconta, si grida insieme! INSIEME: ecco insieme la RABBIA ci deve spingere ad unirci, a uscire dalla staticità in cui siamo caduti. Non più inermi, silenziosi, assonnati… tiriamola fuori questa rabbia, svegliamoci. BASTA! Insieme usciamo da noi stessi. Fermiamo questa aberrazione che ci distrugge fuori e ci rode dentro e che ci ammazza tutti. BASTA!!! Insieme fermiamo questa violenza disumana che non guarda più in faccia nessuno, proprio nessuno. Svegliamoci dal torpore, incontriamoci singoli cittadini, società civile, istituzioni…Insieme la nostra voce, le nostre azioni siano il freno di contrasto a queste forme di violenza inaudita! Insieme, tutti accorgiamoci che NOI siamo la FORZA… e loro pochi, una minoranza ma non contrastata! La nostra rassegnazione, la nostra assuefazione, il nostro retrocedere concede loro di appropriarsi dei nostri spazi facendoli apparire tanti, forti e giganti. Il potere reale è nelle nostre mani. Se vogliamo sapremo riprendercelo insieme agli spazi fisici e morali di cui siamo stati derubati”.

Saladini (consulta aggregazioni laicali): "Proseguire realizzazione opera di Speranza"

“Esprimo lo sgomento e l’amarezza  suscitati all’interno di tutte le Associazioni, Gruppi e Movimenti ecclesiali, che trovano espressione nella Consulta delle Aggregazioni Laicali, per il  gravissimo episodio relativo all’incendio dei container installati nell’area dove sorgerà il Villaggio della Carità: un’opera di tangibile solidarietà nei confronti delle persone che vivono in situazioni di grave disagio, alla quale tante persone di buona volontà si stanno da tempo dedicando con grande generosità e altruismo. Quanto avvenuto la scorsa notte offende e ferisce l’identità profonda della comunità ecclesiale e civile lametina,  che si è sempre mostrata  solidale  e  accogliente verso tutti. Di fronte a questi gesti intollerabili di violenza e di prevaricazione non bisogna lasciarsi  intimidire, ma  occorre  rispondere  proseguendo  con rinnovato impegno e disponibilità nella realizzazione di questa grande opera  di   Speranza. Le diverse realtà ecclesiali offrono alla Caritas diocesana la loro disponibilità e  il loro impegno fattivo per organizzare sul territorio qualunque iniziativa di solidarietà e   permettere che il Villaggio della Carità sorga  al più presto e diventi per il territorio lametino  la testimonianza visibile e tangibile   della presenza dell’Amore del Signore per quanti vivono in situazione di  disagio".

 Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII: "Solidarietà alla Diocesi di Lamezia"

"Intendo esprimere, a nome di tutta la Comunità Papa Giovanni XXIII, solidarietà al Vescovo Luigi Cantafora per l'atto vandalico di cui è stata vittima la Diocesi di Lamezia Terme". È il commento di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità di don Benzi, alla notizia dell'incendio doloso occorso la scorsa notte al Villaggio della Carità, il progetto della Chiesa lametina rivolto a poveri ed indigenti. "Abbiamo preso parte a questo progetto sin dall'inizio – prosegue Ramonda – dando con gioia la nostra disponibilità ad aprire una casa famiglia all'interno del Villaggio per l'accoglienza di persone disabili. Proseguiremo in questo cammino, nato come segno tangibile del Giubileo della Misericordia, al fianco della Chiesa locale, con fiducia e speranza".  

Comunità Progetto Sud: "Noi stiamo con la Caritas"

"Noi stiamo con la Caritas! Stiamo con tutti coloro che aiutano le persone che hanno fame e sete, quelle straniere e quelle senza casa e vestiti, quelle malate e quelle prigioniere da qualsiasi dipendenza". Ad affermalo la comunità Progetto Sud e tutte le realtà ad essa legate (Associazione Mago Merlino, R.Evolution Legalità, Walking Together, Cooperativa sociale “Ciarapani”, Cooperativa sociale “Il Delta”, Cooperativa sociale “In Rete”; Cooperativa sociale “Le agricole”, Arci Lamezia; Arci Servizio Civile; Associazione “Alogon”, Associazione “La Strada”, Fish Calabria, Cnca Calabria, Consorzio Class, Lila Calabria, Git di Banca Etica, Impresa Sociale Talia). Al contrario - proseguono - non stiamo affatto con coloro che bruciando le strutture necessarie alla solidarietà, coloro che agiscono nel buio e nascondono la mano vigliacca con l’intento di dividere il nostro popolo. Noi stiamo con la Chiesa di Lamezia Terme e con la sua Caritas dedita ad accompagnare gli uomini e le donne che risiedono un territorio carente di coesione sociale, per costruire quella fraternità di cui tutti e tutte abbiamo reciproco bisogno". 

Centro Studi  “Arturo Perugini” e Gruppo Consiliare Udc Lamezia: "Il nostro è grido di rivolta e sostegno ad andare avanti"

"Nella serata di ieri, 17 ottobre, la mano delinquenziale di qualche individuo che ha saputo muoversi nell’anonimato, ha scritto l’ennesima pagina nera della nostra città. La nostra massima solidarietà e vicinanza va, in questo momento così delicato, alla Caritas  alla  diocesi ed al Vescovo di Lamezia Terme da sempre impegnati dalla parte dei più deboli e dei più bisognosi. Il nostro vuole essere un grido di rivolta ed un sostegno concreto nonché un invito ad andare avanti e continuare ad operare come hanno sempre fatto con quello spirito di servizio e di abnegazione che l’hanno sempre contraddistinta. Il nostro appello, fatto con voce ferma, vuole  essere un’esortazione a non arretrare il proprio cammino di fronte al volere marcio di qualche scellerato che siamo sicuri verrà in tempi celeri assicurato alla giustizia. E’ necessario continuare a lavorare alacremente per non cadere nel tranello di chi vuole seminare solo paura e sconforto. A nome del Centro studi “Arturo Perugini” e del Gruppo consiliare Udc di Lamezia Terme vogliamo esprimere la nostra vicinanza ed il nostro sostegno nella convinzione che non bisogna arretrare di un centimetro in questa dura lotta per affermare ogni principio di legalità, contro chi cerca di seminare solo confusione, paura ed odio".

Labor Lamezia: "Necessaria la massima coesione per  superare il dissesto socio-culturale che ci invade"

"Il movimento Labor Lamezia, desidera manifestare piena vicinanza a Sua Eccellenza il Vescovo mons. Luigi Cantafora,  a don Claudio Piccolo Longo ed a tutta la Caritas diocesana, per il grave atto intimidatorio subito nei giorni scorsi. Questo incendio suscita sgomento in tutta la città ma soprattutto fra i tanti volontari che quotidianamente operano a sostegno del prossimo e dei più deboli;  si rimane turbati nel vedere che si  vuole colpire soprattutto l’impegno e le attività di un  gruppo di persone, religiosi e laici, che si stanno adoperando con un eccellente lavoro per ricomporre un quadro sociale frastagliato e per ridare forma e dignità ad un territorio provato da povertà, dissesto economico e abbandono culturale. Come le attività di questo progetto dell’Opera Segno del Giubileo voluta da Papa Francesco in occasione di questo Anno Santo Straordinario. L’escalation di azioni criminali, come quella contro i container della Caritas diocesana, va fermata immediatamente e con determinazione; non possiamo più rimandare, è necessaria un’immediata azione di sostegno da parte del governo centrale, un piano coordinato che sia di supporto alla polizia e agli enti locali. Questo il nostro messaggio: in questo particolare momento storico della nostra città,  è necessaria la massima coesione per  superare il dissesto socio-culturale che ci invade  e che vorrebbe prevalere; alla deriva etica che semina l’azione criminale, bisogna rispondere con un forte senso di responsabilità da parte della società civile e della classe politica. Le mafie si cibano di omertà e paura, di compromessi  e di inganni, e non dobbiamo permettere che mai nessuno, o ente pubblico, o associazione, o singolo cittadino, sia  lasciato solo nelle lotte per la legalità  democratica contro le mafie.  La società civile e le Istituzioni devono lanciare un  segnale forte  nella loro lotta alla criminalità; un impegno concreto che possa far leva su ogni strumento amministrativo, sociale e civile per combattere in maniera incisiva queste forme di attacco  alla democrazia e sostenere le associazioni  che quotidianamente sono impegnate sul territorio nel duro contrasto alle forme di povertà sociale e culturale. Non è tollerabile che qualcuno tenti di fermare gli sforzi silenziosi e generosi di  chi dedica parte del suo tempo  in favore dei più bisognosi. Il  movimento  Labor invita tutti i cittadini a sostenere le attività di quanti  hanno creduto e credono nel progetto del Villaggio della Carità,  a proseguire nel loro impegno di fiducia e speranza, in un territorio desideroso di evangelizzazione e di equità sociale".

Scout Agesci Reventino: "Deploriamo con fermezza il vile gesto"

"Non solo il povero...ma anche chi a lui apre il cuore, spendendo con generosità tempo, energie, risorse ed umanità, perché il pezzo di mondo che ruota intorno ad ogni uomo, quale che sia la sua provenienza, credo, lingua, stato sociale, possa avere i connotati della sostenibilità, vivibilità, giustizia. Pertanto, come membri di un'Associazione, l'AGESCI, che da oltre 100 anni crede nella possibilità di una fraternità universale e che accompagna i suoi passi a quelli di ogni uomo di buona volontà, deploriamo con fermezza il vile gesto consumatosi ieri a danno della Caritas diocesana e di ogni membro sano della nostra comunità civile ed ecclesiale; esprimiamo affetto e vicinanza al nostro Pastore il Vescovo ed a tutti i soggetti direttamente coinvolti e tristemente sconvolti; chiediamo che si maturi una rinnovata coscienza del vivere e del convivere civile, dilatando gli spazi ed i luoghi di incontro, nei quali la protesta più grande, potrà essere quella di un assordante, coraggioso, ed arricchente dialogo che possa alla fine tradursi nella ricerca del meglio per tutti e per ciascuno. Mai più gesti compiuti con la complicità dell'oscurità e della ipocrisia dell'anonimato che deturpano, e molto, l'immagine ed il volto della nostra amata e bella Città". 

Circolo Acli don Saverio Gatti e San't Eufemia: "Piena e forte solidarietà alla Caritas"

Il Circolo Acli don Saverio Gatti ed il Circolo Acli Sant’Eufemia Lamezia esprimono piena e forte solidarietà alla Caritas di Lamezia per quanto accaduto con l’incendio doloso che ha causato danni ad una realtà solidale che certamente va tutta in direzione dei poveri , degli ultimi e del bene comune. L’atto spregevole crea sgomento in tutta la città di Lamezia Terme che crede  nella nascita del Villaggio della Carità, che è un’opera di grande valore sociale perché accoglie i bisognosi. Viene colpita un’opera che nasce nell’anno della Misericordia e che assume un valore guida poiché ha soprattutto una missione straordinariamente umana e  di amore per il prossimo e di riscatto degli emarginati. Gli aclisti sono e rimangono al servizio della Caritas per la realizzazione di questo progetto quanto mai attuale e utile, per alleviare sofferenza e solitudini. Dovremo essere fermi e decisi nel respingere questi atti spregevoli che danneggiano tutta la nostra comunità lametina. Siamo vicini al nostro Vescovo S.E. Mons. Cantafora il quale ogni giorno è impegnato a costruire futuro per la nostra città ed i comuni di tutta la Diocesi. Questo è anche il momento di  riscoprire la forza di stare tutti insieme per respingere le cattiverie e le intimidazioni . E andare avanti nella costruzione di opere che arricchiscono la nostra comunità tutta.

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