Lamezia Terme - Il Tribunale di Lamezia Terme ha assolto con formula "perché il fatto non sussiste" Teresa Murone e Adriano Sesto , accusati dalla procura Procura di Lamezia Terme di bancarotta fraudolenta perchè “Murone - queste le accuse - nella qualità di amministratore e liquidatore della società S.G.S. Auto S.r.l. in liquidazione, e Sesto (coniuge di Murone Teresa) nella qualità di amministratore di fatto della società medesima, in concorso tra loro, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori e di procurare a sé ed altri un ingiusto profitto, distraevano, dissipavano, e comunque occultavano i beni facenti parte del patrimonio sociale (o comunque distraevano, dissipavano, e comunque occultavano i ricavi economici provento dell’alienazione dei beni medesimi) ed in particolare non risultavano rinvenute dalla società fallimentare n23 autovetture intestate alla società”. Oggi, però, il collegio dei giudici composto da presidente Maria Teresa Carè e a latere da Luana Lo Scanna e Annalisa Martire ha accolto le tesi difensive degli avvocati Vincenzo Visciglia per Murone e Sesto e Tiziana D’Agosto solo per Sesto e ha assolto i due imputati. I difensori si dichiarano" pienamente soddisfatti per essere riusciti a dimostrare l’assoluta linearità e legittimità di condotta dei propri assistiti, tesi difensiva recepita finanche dal Pubblico Ministero in aula".
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