Lamezia, accusato di violazione della sorveglianza speciale: Belville assolto in Appello

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Lamezia Terme – Assolto in secondo grado con la formula “perché il fatto non sussiste” Manuel Belville, che era stato arrestato nel febbraio del 2018, poiché da sorvegliato speciale aveva violato le prescrizioni della misura di prevenzione, associandosi secondo l’accusa abitualmente a soggetti pregiudicati e ciò in almeno tre occasioni e per questo motivo è stato processato e condannato dal Tribunale Penale di Lamezia Terme.

Ora, la Corte di Appello di Catanzaro, presidente Di Girolamo, in accoglimento delle argomentazioni difensive dell’avvocato Antonio Larussa, ha completamente riformato la sentenza di condanna, assolvendo Belville con la formula “perché il fatto non sussiste”. La Corte di Appello di Catanzaro, nell’assolvere Belville ha richiamato l’orientamento più recente in tema di violazione del divieto di associarsi a persone pregiudicato secondo cui il reato che punisce la violazione della prescrizione che impone alla persona sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale "di non associarsi abitualmente alle persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza", implica un'abitualità o serialità di comportamenti, essendo, conseguentemente, configurabile soltanto nel caso di plurimi e stabili contatti e frequentazioni con pregiudicati. Da qui secondo i giudici d’appello l’assenza di tali requisiti di specie e di conseguenza l’assoluzione di Belville.

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