Lamezia: Arrestate 3 persone per tentata estorsione

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Lamezia Terme, 7 agosto - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 3 persone Federico Gualtieri e Giancarlo Chirumbolo appartenenti ai Cerra-Torcasio-­Gualtieri e  Luca Piraina ai Giampà per aver tentato di estorcere il "pizzo" ad imprenditori di Lamezia Terme che avevano aperto di recente attività commerciali nelle rispettive zone di influenza. Uno degli arrestati, Federico Gualtieri, elemento di spicco della famiglia Gualtieri, sottoposto all'obbligo di dimora, aveva "convocato" presso la sua abitazione uno degli imprenditori per imporgli la tangente mensile o, in alternativa, l'assunzione di un proprio familiare nell' attività. I particolari dell'operazione saranno resi noti durante la conferenza stampa che si terrà presso la Questura alle ore 10.30 odierne.

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Aggiornamento

Si stanno riorganizzando le cosche della 'ndrangheta di Lamezia Terme che negli ultimi mesi hanno subito duri colpi con numerosi arresti. E' quanto emerge dalle indagini del Commissariato della polizia di Stato di Lamezia e della squadra mobile di Catanzaro che hanno portato al fermo di tre persone per tentata estorsione nei confronti di commercianti. In manette sono finiti Federico Gualtieri, 24 anni; Giancarlo Chirumbolo, 28 anni, e Luca Piraina, 23 anni, accusati di due distinti episodi di tentata estorsione aggravata dalla modalità mafiosa. I provvedimenti di fermo, emessi dalla Dda di Catanzaro, sono due. Il primo riguarda Gualtieri e Chirumbolo accusati di aver tentato di estorcere la somma di mille euro al proprietario di un supermercato. In alternativa al denaro Gualtieri aveva chiesto l'assunzione della sorella nell'attività commerciale. Dalle indagini è emerso che Chirumbolo avrebbe contattato uno dei proprietari del supermercato e lo avrebbe convinto ad avere un colloquio con Gualtieri per decidere sulle modalità del pagamento del pizzo. Gualtieri è ritenuto dagli investigatori il reggente dell'omonima cosca di 'ndrangheta dopo che nei mesi scorsi numerosi componenti della 'famiglià sono stati arrestati.

Il secondo provvedimento di fermo riguarda Luca Piraina il quale avrebbe cercato di estorcere la somma di mille euro al titolare di un distributore di benzina. I particolari delle indagini sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, il questore del capoluogo calabrese, Guido Marino, il capo della squadra mobile, Rodolfo Ruperti, ed il dirigente del commissariato di Lamezia Terme, Antonio Borelli. "Dopo gli arresti compiuti recentemente a Lamezia - hanno evidenziato gli investigatori - si sta notando una sorta di riorganizzazione delle cosche. Su questo stiamo lavorando intensamente per sradicare la presenza criminale a Lamezia Terme".

Borrelli: Abbiamo tanto materiale che possiamo compiere arresti quando vogliamo

I fermi che abbiamo eseguito stamane hanno riscontri probatori ma vogliono essere anche un segnale alle cosche della criminalità organizzata di Lamezia Terme che ultimamente ha compiuto attentati alle abitazioni ed ai familiari dei collaboratori di giustizia". Lo ha detto il Procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, stamane a Catanzaro dove ha partecipato ad una conferenza stampa per il fermo di tre persone per tentata estorsione. "In questi mesi di indagini - ha aggiunto - abbiamo raccolto così tanto materiale probatorio contro tutte le cosche che possiamo compiere arresti quando vogliamo. E le dichiarazioni dei pentiti sono solo una parte del materiale in nostro possesso. E' bene ribadire, quindi, che ad una recrudescenza criminale lo Stato risponderà in modo adeguato ed assicurando alla giustizia gli autori dei reati". "Certo c'é da evidenziare - ha concluso Borrelli - ancora una volta la carenza di personale sia nella polizia giudiziaria che alla Dda di Catanzaro. Con degli organici adeguati potremmo sicuramente contrastare con maggiore forza ogni forma di criminalità presente sul territorio distrettuale".

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