Lamezia, avrebbe sottratto soldi dei clienti: direttore poste Decollatura risponde al giudice

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Lamezia Terme - Si è presentato davanti al gip del tribunale di Lamezia per l’interrogatorio di garanzia, Riccardo Cristiano, il 41enne responsabile dell’ufficio postale di Decollatura, arrestato e posto ai domiciliari dall’8 maggio scorso dagli uomini della Guardia di finanza e della Polizia di Stato di Lamezia Terme con l'accusa di truffa e peculato. Assistito dai suoi legali, gli avvocati Antonello Talerico ed Eugenio Zaffina, questa mattina il 41enne ha risposto alle domande del giudice. Cristiano ha chiarito al gip la sua versione dei fatti in merito alle situazioni ritenute dagli inquirenti “anomale” che gli sono state contestate. Il 41enne ha fornito anche spiegazioni in merito all’utilizzo delle carte postepay. La difesa ha presentato inoltre istanza di Riesame e nel corso dell’interrogatorio è stata chiesta anche la revoca della misura cautelare. Ora gli atti sono stati trasmessi al pubblico ministero e si attende il parere del giudice che dovrebbe arrivare tra qualche giorno.

L’indagine sull’operato del direttore delle poste della filiale di Decollatura avrebbe consentito di accertare l'esistenza di un presunto sistema fraudolento che avrebbe permesso al 41enne di appropriarsi di somme di denaro da più clienti per un totale di 132 mila euro. Secondo quanto emerso l'uomo avrebbe agito approfittandosi della buona fede dei clienti e riuscendo a conquistarne la fiducia al punto da poter disporre varie operazioni sui loro conti correnti e prodotti di investimento. Gli elementi a carico di Cristiano, nei confronti del quale è scattato anche un provvedimento di sequestro, sono stati raccolti con accertamenti e intercettazioni telefoniche. Oggi, quindi, Riccardo Cristiano, ha fornito la sua versione dei fatti. Nei prossimi giorni si attende la decisione del giudice.

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