Lamezia, Corte dei Conti condanna medico a pagare oltre 290mila euro all’Asp

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Lamezia Terme - È stato condannato al pagamento di 292.986 euro in favore dell’Asp di Catanzaro, dalla Corte dei Conti (Sezione giurisdizionale per la Regione Calabria), Michele Pileggi, 66 anni, un medico lametino dipendente dell'Asp di Catanzaro. I fatti risalgono all’aprile dello scorso anno quando, la Guardia di finanza di Lamezia Terme guidata dal colonello Fabio Bianco, lo ha denunciato ritenendo che, pur essendo dipendente con "patto di esclusività", dell’Asp aveva avviato ‘senza dichiararlo al fisco’ uno studio odontoiatriaco dove prestava attività privata impiegando anche una segretaria ‘in nero’. Il medico era stato così denunciato per truffa aggravata dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme che gli aveva anche sequestrato lo studio odontoiatrico in piazza Mazzini a Lamezia. Al centro della vicenda processuale vi è stata una richiesta di autorizzazione che il medico avrebbe formulato e inviato tramite raccomandata postatale all’azienda sanitaria risalente al novembre 2007 e che sarebbe stata ricevuta poi i primi di dicembre. Per la difesa, quindi, il medico avrebbe ‘regolarmente richiesto all’amministrazione di appartenenza l’autorizzazione a svolgere l’attività professionale extramoenia, per cui non risponderebbe al vero l’assunto accusatorio secondo il quale le prestazioni contestate sarebbero state svolte in assenza della prescritta autorizzazione’.

Secondo l’accusa, invece, il sanitario si sarebbe dedicato, sin dal 2007, ad attività medico-specialistiche di tipo odontoiatrico in forma assolutamente privatistica ed utilizzando a tal fine uno studio professionale appositamente allestito a Lamezia senza autorizzazione. In merito alla presunta richiesta di autorizzazione è stato avanzato che si tratterebbe invece di “una mera riproduzione fotostatica per nulla supportata da elementi che ne possano attestare la riconducibilità all’originale da cui sarebbe stata tratta. Tanto sarebbe sufficiente per decretarne l’inidoneità, sia ai fini probatori quanto indiziari” scrivono i giudici. Profili di criticità, quindi, che non sono stati sottovalutati dai giudici e che denotano “primo tra tutti quello che trattasi di una mera riproduzione fotostatica”. Inoltre, quello che, però, ad avviso del Collegio assume valore dirimente a sostegno dell’impianto accusatorio è il fatto che, “non è seguito alcun provvedimento di autorizzazione, né alcun tipo di riscontro alla richiesta asseritamente formulata dal Pileggi”. Pertanto, la sezione della Corte dei Conti (Presidente Loreto e, a latere, Guzzi e Luberti) ha condannato Michele Pileggi al pagamento di euro 292.986,53 in favore dell’A.S.P. – Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.

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