Lamezia, dietro omicidio Gigliotti anche tentate avances alla moglie di Gallo e una violenta lite

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Lamezia Terme - Da insospettabile a killer spietato. Marco Gallo, accusato dell'omicidio di Domenico Gigliotti, nel suo agire criminale però ha tralasciato molti aspetti che hanno consentito agli investigatori di "inchiodarlo". Sia nei tre omicidi precedenti e sia in quello dell'imprenditore Gigliotti, maturato per motivazioni "personali e di vendetta" come hanno ribadito gli inquirenti. Per quest'ultimo in particolare, non c'era solo la truffa per la mancata vacanza attraverso l’agenzia Easy Fligth, gestita dalla moglie della vittima, ma dietro la vendetta, come riportato dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gallo, anche presunte avances del Gigliotti alla moglie del presunto omicida.

Si legge anche questo, infatti, nell'ordinanza firmata dal Gip, Rossella Prignani.  "Fra i numerosi soggetti truffati - scrivono gli inquirenti - vi erano anche i coniugi Gallo, i quali si sarebbero rivolti a Gigliotti e alla moglie di questi, per ottenere il rimborso delle somme per l'acquisto del pacchetto di vacanze. Tuttavia - si legge - alla base dell'omicidio del Gigliotti non vi sarebbe solo la truffa subita, quanto il tentativo di approccio sessuale avanzato dal Gigliotti nei confronti della moglie di Gallo". Quest'ultimo, "venuto a conoscenza avrebbe tentato anche azioni forti, ovvero sparando dei colpi di arma da fuoco all'indirizzo dell'abitazione di Gigliotti per farlo desistere dalle sue intenzioni". 

"Il Gigliotti - scrivono altresì gli inquirenti - non solo avrebbe continuato a molestare la Guerrise (moglie di Gallo, ndr), ma pochi giorni prima del suo omicidio incontrandosi con Gallo nella zona di Sant'Eufemia, nel corso di una ennesima discussione, sarebbe passato alle vie di fatto malmenando pesantemente Gallo. Quest'ultimo fatto avrebbe determinato il Gallo all'uccisione, così efferata, del Gigliotti".

A. C.

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