Lamezia, due avvocati a processo: chiesta condanna a 3 e un anno

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Catanzaro - Nuova udienza, questa mattina, a carico di due avvocati lametini, davanti al giudice Paola Ciriaco. Nel tribunale di Catanzaro, il Pm Elio Romano, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione per l’avvocato Antonio Larussa per i reati contestati e un anno per Tullia Pallone, assistente di studio di Larussa. Favoreggiamento personale (per aver favorito la latitanza di Daniele Scalise) e violenza privata (ai danni dell'avvocato Francesco Pagliuso), questi i reati contestati al legale. Nelle scorse udienze il pubblico ministero aveva modificato il capo di imputazione contestando anche la “procurata inosservanza di pena” che si va a integrare all’ipotesi di favoreggiamento già contestata. Pallone, invece, è accusata di favoreggiamento semplice perché avrebbe aiutato il legale a eludere le investigazioni.

Nell’udienza odierna, inoltre, hanno discusso le parti civili, chiedendo l’affermazione della responsabilità dell’avvocato e il risarcimento dei danni. Tra i difensori di parte civile, l'avvocato Marcello Manna, per la Camera Penale di Lamezia Terme, Bonaventura Candido, Nunzio Raimondi e Salvatore Staiano per i familiari di Pagliuso. I difensori, l’avvocato Francesco Gambardella per Larussa che ha chiesto l’assoluzione e l’avvocato Giuseppe Spinelli per la Pallone ha chiesto l’assoluzione sotto la formula perché il fatto non sussiste. Il legale ha presentato anche una memoria difensiva in favore della sua assistita. Il processo è stato infine rinviato all’11 marzo per eventuali repliche e la sentenza.

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