Lamezia, Gdf sequestra beni per mezzo milione di euro a Vincenzo Torcasio

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Lamezia Terme – Sequestrati beni per mezzo milione di euro a Vincenzo Torcasio, ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta dei Giampà. Le fiamme gialle di Lamezia, coordinate dalla Dda hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni immobili riconducibili a Vincenzo Torcasio, “u niuru”. Nello specifico, la misura ablatoria eseguita ha riguardato beni immobili la cui stima si attesta, per un valore complessivo, di circa 495.000 euro. Sono stati sequestrati: un terreno, formalmente intestato ad un terzo soggetto, a Lamezia Terme, con annessi fabbricati costituiti da: un edificio di tre piani, fuori terra, adibito ad abitazione principale del nucleo familiare di Vincenzo Torcasio e dei suoi figli; un fabbricato ad un piano, fuori terra, adibito ad abitazione principale dei congiunti del proposto; una dépendance adibita a “ricovero attrezzi”.

Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Catanzaro – sezione seconda penale – su richiesta della procura, sulla base di indagini condotte dal nucleo mobile del Gruppo guardia di Finanza di Lamezia Terme al comando del tenente colonnello Clemente Crisci, riepilogate in articolate informative. Le attività investigative sono state dirette e coordinate dal procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti procuratori Elio Romano e Chiara Bonfandini. La guardia di finanza, con le attività investigative svolte, ha consentito di mettere in luce la “spiccata pericolosità sociale del soggetto” – già sottoposto in precedenza alla misura della sorveglianza speciale – e la dedizione al compimento di reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari avrebbero vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni.

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I finanzieri, per poter dimostrare l’illeceità del patrimonio, realizzato da Vincenzo Torcasio, hanno ricostruito la posizione reddituale del 57enne, dei suoi familiari conviventi, nonché della sua famiglia d’origine, dal 1990, per poter poi determinare la sperequazione esistente tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali del prevenuto. I mirati accertamenti di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle, pienamente condivisi dalla procura, hanno dimostrato come i beni nella disponibilità di Torcasio, siano ritenuti di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato, rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto. Il quadro indiziario fornito dalla guardia di finanza ha portato a disporre il sequestro dei cespiti patrimoniali, la cui origine sarebbe da ricondursi ai proventi di attività illecite o, comunque, ingiustificati nel loro possesso.

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