Lamezia, il mondo sommerso di "Ciampa di cavallo": spacciatori, minori sfruttati e acquirenti seriali

operazione-ciampa-di-cavallo-112019-droga-arresti.jpg

Lamezia Terme - Ci sono i tossicodipendenti ma anche persone apparentemente normali, con un lavoro e un ordinario menage quotidiano. Sono diversi i profili degli acquirenti di droga descritti nelle pagine dell'ordinanza "Scacco alla regina", l'operazione messa a segno ieri da Procura e Guardia di finanza contro la rete di spaccio a Ciampa di cavallo. Tra gli aspetti più inquietanti dell'inchiesta, il ricorso a minori - alcuni poco più che bambini - nell'attività di spaccio. Si tratta prevalentemente di ragazzini legati da vincoli familiari ai principali indagati, calati in un contesto e in una realtà criminali tali da spingere gli inquirenti ad avviare le procedure per la decadenza della potestà genitoriale. Ragazzini che fanno da vedetta, ragazzini che cedono dosi di droga con le proprie mani e che dagli adulti vengono sistematicamente sfruttati in attività illegali. Uno spaccato di vero e proprio degrado sociale ed educativo. Nelle oltre 160 pagine dell'ordinanza vengono descritti, però, con dovizia di particolari anche decine di episodi di compravendita di droga - dalla cocaina alla marijuana - avvenuti fra le palazzine popolari di Ciampa di cavallo.

Dalla descrizione degli inquirenti emerge la disinvoltura degli indagati e delle indagate arrestate ieri, lo spregio totale della legge tale da spingere molti degli arrestati a violare sistematicamente le misure cautelari a cui erano sottoposti già prima degli arresti di ieri. Ma le pagine dell'ordinanza raccontano anche - e ancora una volta - il mercato della droga che si nutre di venditori ma anche di clienti. Molti dei quali sono stati coinvolti nell'inchiesta dalle forze delle ordine perché chiamati a riconoscere gli spacciatori e a fornire descrizione delle modalità di acquisto della droga. E a Ciampa di cavallo, in questo mondo sommerso, mettevano piede in tanti per avere dosi di stupefacente: dai ragazzi al tossicodipendente in cura al Sert, dal cocainomane seriale al meccanico. Un numero altissimo di acquirenti, tanto da spingere la Procura ad effettuare una serie di segnalazioni alla Prefettura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA