Lamezia: omesso versamento Iva, sequestro beni per quasi 1 milione di euro a imprenditore

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Lamezia Terme - I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e dal Sostituto Procuratore, Emanuela Costa, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per equivalente per un valore di quasi un milione di euro, emesso dal Gip di Lamezia Terme, Valentina Gallo, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di Luciano Costanzo, 56 anni, per il reato di omesso versamento di IVA.

Il sequestro scaturisce da una verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle catanzaresi nei confronti della Euroservices S.r.l., società attiva nel settore delle “Pulizie generali di edifici”, con sede operativa in Lamezia Terme di cui il Costanzo è socio di maggioranza nonché rappresentante legale. Dall’attività condotta dalla Guardia di Finanza è emerso che la società avrebbe omesso di versare l’Imposta sul valore aggiunto in base alla dichiarazione annuale per l’anno d’imposta 2014, per un importo di 993.871 euro.

In esecuzione del decreto di sequestro preventivo, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria - Gruppo Tutela Entrate di Catanzaro hanno, quindi, cautelato conti correnti accesi in diversi istituti di credito, 3 appartamenti e 7 terreni nella disponibilità dell’indagato, tutti ubicati nel territorio di San Mango d’Aquino. 

La nota del legale dell’amministatore unico dell'Euroservices srl

Pubblichiamo la nota del legale dell’amministratore unico dell’Euroservices Srl Luciano Costanzo, l’avvocato Cesare Novelliere, in merito al decreto di sequestro preventivo per equivalente. “Occorre premettere l’assoluto rispetto per il lavoro della Guardia di Finanza e per la Magistratura che adempie, come nel caso che ci occupa, diligentemente il proprio dovere. È appena il caso di accennare come i beni posti sotto sequestro non abbiano alcun collegamento con l’ipotesi accusatoria presupposta in quanto due dei beni immobili sequestrati sono stati ereditati dall’amministratore dell’Euroservices per una quota pari ad un terzo. L’altro immobile, abitazione dell’amministratore di cui è proprietario per ¾, è stata ultimata nell’anno 2007 e costruita con un mutuo ipotecario scadente nel 2002. Tutti i terreni sequestrati sono stati ereditati dai genitori. Le somme sequestrate sui 2 conti correnti non sono altro che la retribuzione percepita quale amministratore della Euroservices srl. È utile, inoltre, far conoscere che al 31.12.2015 l’Euroservices vantava crediti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni pari ad oltre 4.000.000 di euro ed al 31.10.2017 pari a circa 5.000.000 di euro. Ciò premesso, si evidenzia come l’attuale legislazione prevede la possibilità di operare sequestri preventivi su somme di denaro e beni immobili che non hanno alcuna attinenza con l’attività della società anche quando i crediti dello Stato, come nel caso di specie, siano garantiti. Ed invero, i crediti che Euroservices vanta nei confronti della P.A. possono essere compensati con quelli erariali residuando a favore della impresa ingenti somme di cui è attualmente privata dalla sinecura e superficialità degli enti debitori che avrebbero dovuto procedere da gran tempo il pagamento. Con la devastante conseguenza di porre in crisi una azienda”. 

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