Lamezia, omicidio Villella/2: I particolari che hanno portato al delitto

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di Redazione

Lamezia Terme, 21 giugno – C'è una brutta storia, fatta di percosse alla giovane moglie che era diventata l'amante dell'ex calciatore vigorino Giovanni Giampà, dietro la morte di Giovanni Villella, avvenuta lungo una strada sterrata nei pressi di un vivaio in località Pullo nella notte tra il 4 e il 5 giugno scorso. Questo è quanto emerge dalla conferenza stampa svoltasi in procura dal sostituto procuratore Domenico Galletta, dal neo dirigente del commissariato di Lamezia Antonio Borelli e dal suo vice Lucia Cundari.

Una brutta storia, quindi, che vede coinvolte tre persone, Pina Jennifer, rumena, moglie della vittima, il suo amante, Giovanni Giampà e il cognato di lui Michele Dattilo, balzato agli onori della cronaca per diversi precedenti penali ed essendo coinvolto, tra l'altro, in diversi sequestri di persona negli anni '70 del secolo scorso. Per questo omicidio il sostituto procuratore Galletta ha sottolineato la grande collaborazione tra polizia giudiziaria e Procura seguendo i metodi classici di investigazione che ha permesso di individuare subito i colpevoli, rei, nelle varie testimonianze, di contraddizioni sempre più evidenti. Un lavoro di investigazione sui tabulati telefonici ha permesso di ricostruire lo scenario che ha portato all'omicidio e dal quale sarebbero emerse anche due utenze telefoniche sconosciute usate dai due amanti per parlare tra loro, al di fuori dai numeri di cellulare a tutti conosciuti.

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La ricostruzione dell'omicidio

La vittima riceve una prima telefonata sul cellulare attorno alle 21:38. Dall'altro capo del telefono c'è Giampà. I due si conoscono e, probabilmente, l'uomo dà alla vittima un appuntamento che dovrebbe poi essere quello in località Pullo. Il motivo alla base dell'incontro del sabato sera sarebbe un furto ai danni di un vivaio della zona. Villella esce di casa attorno alle 22:20 ed arriva sul posto dieci minuti più tardi. Parcheggia il furgone. Ad attenderlo c'è Giampà, apparentemente solo. Villella ha una fasciatura alla mano per un piccolo incidente e non può trasportare le piante se non una alla volta. Ne prende una e ritorna indietro dove ad attenderlo c'è Giampà con le restanti due. A quel punto entrerebbe in scena il cognato di Giampà, Dattilo, che uccide materialmente l'uomo dopo averlo inseguito per un breve tratto lungo la strada sterrata  e dove poi, l'indomani mattina, il corpo senza vita sarà ritrovato. Gli investigatori, analizzando minuziosamente i tabulati telefonici dei sospettati, a questo punto della storia, notano una cosa: il traffico tra le utenze di Giampà e Jennifer sono molto frequenti nei minuti prima e dopo l'ora della morte di Villella. Ma c'è un lasso di tempo, durato circa 45 minuti e che risalirebbe all'ora dell'omicidio, in cui queste utenze si interrompono. Uno strano silenzio, una coincidenza evidente che ha permesso agli uomini del commissariato lametino di risalire all'intreccio che ha condotto a morte Villella. Tra le altre prove a carico, ci sarebbe anche quella di una telefonata che il Giampà, dal suo numero di cellulare tradizionale farebbe a sé stesso, ovvero sul numero segreto che utilizzerebbe per sentirsi con l'amante. Un gesto, quest'ultimo, fatto ingenuamente per accertarsi di non aver lasciato l'altro cellulare sul luogo del delitto. Al vaglio degli investigatori, infine, ci sarebbe anche una confidenza telefonica che Giampà avrebbe fatto sul delitto ad una quarta persona che non è indagata.

Il motivo alla base degli arresti d'urgenza sarebbe riconducibile alla possibilità della fuga per almeno uno dei tre, Dattilo, che ha precedenti in questo senso.

Il sostituto procuratore Galletta, al termine della conferenza stampa, ha tenuto a ribadire come solo agendo in sinergia e intensamente con la polizia giudiziaria si possa arrivare presto bene e alla soluzione di delitti che non hanno una natura prettamente mafiosa. L'omicidio, infatti, è nato in ambito familiare ed è di natura passionale, indipendentemente dai legami familiari dei soggetti coinvolti.

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