Lamezia Terme - Un operaio addetto alla manutenzione è stato travolto e ucciso in un incidente stradale avvenuto sull'A2 Autostrada del Mediterraneo all'altezza di Francavilla Angitola, tra gli svincoli di Lamezia e Pizzo Calabro, corsia Sud. Secondo quanto si è potuto apprendere un veicolo in transito, per cause in corso di accertamento, ha investito il lavoratore, Domenico Careri, 59enne di Lamezia, che successivamente è deceduto. Attualmente il traffico in direzione sud è bloccato. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell'ordine. Lunedì scorso un altro scontro mortale si è verificato nel tratto autostradale. A perdere la vita un 56enne di Platania mentre la moglie è rimasta ferita in modo grave.
Sul luogo dell'incidente, avvenuto al km 339,400, appena scattato l'allarme, è intervenuto l'elisoccorso ma l'operaio, di cui al momento non si conoscono le generalità, è morto in conseguenza delle ferite riportate. Nella zona sono da tempo in corso dei lavori e c'è in atto un restringimento della carreggiata. Una lunga fila di mezzi si è formata sulla corsia sud dell'autostrada.
L'uomo, dipendente di una ditta impegnata in lavori per conto dell'Anas, stava attraversando la strada quando è stato urtato da un'auto in transito. Secondo quanto si è appreso la vettura avrebbe colpito parzialmente la vittima che, però, in conseguenza dell'urto sarebbe caduta sull'asfalto battendo la testa. Il conducente del veicolo si è subito fermato e ha prestato i primi soccorsi. L'uomo è deceduto ancora prima che arrivassero i sanitari giunti a bordo dell'elisoccorso.
Reazioni
Boccia: "In Calabria ennesima vittima del dovere"
"Anche oggi piangiamo l'ennesima tragedia sul lavoro, ancora una vita persa di un operaio al lavoro sull'A2 per la manutenzione dell'Autostrada del Mediterraneo all'altezza di Francavilla Angitola, nel Vibonese. L'ennesima vittima del dovere. Alla famiglia di Domenico Careri va tutta la mia vicinanza e della comunità del Partito democratico; morire sul posto di lavoro è inaccettabile. Quella sulla massima sicurezza sul lavoro è una battaglia su cui non faremo sconti a nessuno". Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, arrivando a Lamezia Terme per alcuni incontri in vista delle prossime elezioni regionali.
Filt: "Su A2 nuova vittima, strage da fermare"
"A pochi giorni dalla settimana di mobilitazione per la sicurezza promossa dal sindacato confederale, una nuova vittima nel settore dei trasporti si aggiunge al troppo lungo elenco di lavoratori morti sul lavoro". Lo afferma la Filt Cgil sull'incidente mortale sull'A2 accaduto ad un addetto alla manutenzione, sostenendo che "è una strage da fermare". "Vanno applicate - chiede la Federazione dei Trasporti della Cgil - tutte le regole in materia di sicurezza sul lavoro, va incrementato il numero degli ispettori del lavoro, vanno re-internalizzate le attività in appalto in caso di inadempienze sulla sicurezza e il codice degli appalti non deve essere modificato ma casomai rafforzato nella parte che riguarda la sicurezza". "Ci associamo - afferma infine la Filt Cgil - al cordoglio alla famiglia del lavoratore delle strutture confederali e di categoria della Calabria e sosteniamo l'assemblea dei lavoratori per chiedere più sicurezza".
Fenealuil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil: “Quanto accaduto questa mattina ci lascia l’amaro in bocca”
“Ancora un incidente mortale sui luoghi di lavoro. Un operaio ha perso la vita lungo il cantiere dell’Autostrada del Mediterraneo, nei pressi di Pizzo. Quella che abbiamo registrato questa mattina, purtroppo, è l’ennesima tragedia del lavoro, l’ennesimo sacrificio umano di una mattanza che non accenna a fermarsi in tutta Italia così come in Calabria. Quanto accaduto questa mattina ci lascia l’amaro in bocca. In questo momento non possiamo fare altro che stringerci attorno alla famiglia del povero operaio che ha perso la vita nel cantiere di Pizzo. Nell’immediatezza, però, siamo pronti a rilanciare ancora una volta e con più fermezza la campagna per la sicurezza sui luoghi di lavoro che ci vede unitariamente impegnati da diversi mesi sul territorio nazionale e regionale. Il tributo di sangue che siamo stati costretti a registrare questa mattina ci dice che, oggi più che mai, è necessario dare maggiore peso alla nostra azione di prevenzione e formazione sui luoghi di lavoro”. È quanto affermano in una nota i segretari generali di Fenealuil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil Mariaelena, Senese Mauro e Venulejo Simone Celebre. “La nostra preoccupazione - aggiungono - in questa delicata fase di ripartenza, è che venga messo in secondo piano la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori mettendo a serio rischio la loro vita. Il Paese che vuole modernizzarsi nelle sue infrastrutture materiali e immateriali deve farlo attraverso il corretto utilizzo dei finanziamenti che sono stati messi a disposizione dall’Europa e, quindi, non può non fare argine contro il rischio di una deriva pericolosa quale è quella di mettere in secondo piano il tema della sicurezza, di considerare questo aspetto un costo e non un investimento. Per noi viene prima di tutto la vita, il rispetto della vita e della dignità del lavoro. Il nostro impegno in questa direzione sarà massimo. Così come siamo riusciti a far modificare il Dl Semplificazioni, frenando la logica del massimo ribasso e sostenendo la necessità di ridurre le tante, troppe, stazioni appaltanti operative sul territorio nazionale, siamo convinti sia venuto il momento di mettere mano e risolvere le diverse incongruenze che ancora esistono in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Serve personale per i controlli e, dunque, subito, servono investimenti per le assunzioni di nuovi ispettori del lavoro e di nuovi medici del lavoro, per i controlli e per la ricerca. Bisogna, inoltre, investire su formazione e prevenzione, coinvolgendo le Regioni, i territori e le Prefetture. E’ necessario prevedere l’istituzione di una patente a punti per le imprese, in base alla quale le aziende che non hanno regolarità salariale e di sicurezza vengano escluse dalla partecipazione alle gare d’appalto. In Calabria, poi, non è più rinviabile la costituzione della commissione regionale per la sicurezza del lavoro all’interno del Dipartimento regionale alla Salute. Per sostenere questa battaglia di civiltà, oggi più di ieri, chiediamo un incontro urgente, in tempi rapidi, con Anas. In assenza di un’immediata convocazione saremo pronti ad una mobilitazione generale presso la sede Anas”.
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