Lamezia, operazione "Asta la vista": Raffaele e Sara Calidonna non rispondono al Gip

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Lamezia Terme - Sono iniziati questa mattina gli interrogatori dell'inchiesta "Asta la vista", che sabato 6 aprile ha svelato un presunto sistema di illegalità nella gestione delle aste. La procura di Lamezia Terme ha iscritto 86 persone nel registro degli indagati. Sono, superiori a 100 i capi di imputazione che sono contestati e riguardano per lo più reati contro la pubblica amministrazione. Le contestazioni sono a vario titolo e di diversa gravità. Davanti al giudice questa mattina sono comparsi Raffaele Calidonna, 57 anni (titolare di fatto dell’agenzia di affari e servizi) e Sara Calidonna, 30 anni (titolare di diritto dell’agenzia di affari e servizi).

Secondo l’accusa Calidonna avrebbe partecipato direttamente ai raggiri o si sarebbe avvalso di alcuni collaboratori, tra cui avvocati, commercialisti o complici all’interno del tribunale, oltre che dell’agenzia d’affari e servizi intestata alla figlia. I due, presentatisi al tribunale di Lamezia davanti al Gip, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. È stata chiesta, inoltre, la revoca della misura cautelare in carcere per Raffaele Calidonna (difeso dall'avvocato Massimiliano Serrao) e la revoca dei domiciliari per Sara Calidonna (difesa dagli avvocati Serrao e Federica Cario). Per gli altri indagati si proseguirà con gli interrogatori nei prossimi giorni. 

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