Lamezia, Operazione Medusa: Non escluse nuove operazioni su altre famiglie e zona grigia

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di Virna Ciriaco

Lamezia Terme, 28 giugno – Duro colpo ad una delle consorterie criminali che operano, e gravano, sulla città di Lamezia. Con l’operazione Medusa, con le sue oltre 700 pagine di ordinanza di custodia cautelare, si scrive un nuovo capitolo nella ‘ndrangheta lametina. Conferenza stampa affollata, ci sono proprio tutti: Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, magistrati e il neo questore di Catanzaro. Conferenza stampa attesa, dopo una retata che ha visto l’impiego di numerosi uomini e mezzi sin dalle prime luci dell’alba di oggi e che si è ritrovata a fare il punto su quanto accaduto. E’ il prefetto Reppucci, visto che la conferenza stampa si tiene da  lui in Prefettura, a fare gli onori di casa facendo i complimenti sia ai magistrati della Dda che alle forze dell’ordine schierate al gran completo. Il Prefetto, prima di andare via, ha voluto lanciare un particolare augurio: “Spero che oggi si scriva una nuova pagina per Lamezia e che cada il velo d’omertà che è ancora pervicacemente presente tra le anime imprenditoriali e commerciali della città.  Lo Stato oggi afferma la sua presenza e i cittadini devono averne consapevolezza e comportarsi da ora in avanti di conseguenza”. Dall’incontro odierno è anche merso come questo sia solo uno dei tasselli di un lavoro complesso messo in piedi dalla Dda catanzarese con l’aiuto delle forze dell’ordine e che non sono esclusi ulteriori operazioni. A questo proposito, a margine della conferenza stampa odierna, il procuratore aggiunto della Dda Giuseppe Borrelli ha sottolineato come “ci sembrava coerente iniziare ad arrestare elementi della zona nera, la consorteria criminale, per poi passare a quelli della zona grigia, professionisti che sono contigui alla criminalità”.

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Vincenzo Antonio Lombardi, procuratore capo Dda Catanzaro: “Oggi siamo qui e siamo la risposta concreta di come sia proficuo fare sistema. Questa notte è stato assestato un duro colpo ad una parte consistente della criminalità lametina.. I reato contestato è quello di associazione mafiosa e, a seguire, tutta una serie di reati che sono tipici delle associazioni criminali di ‘ndrangheta come l’estorsione, l’usuura, il traffico di sostanze stupefacenti. A questi si aggiunge anche il concorso ad una vicenda omicidiaria che ha già provvedimento in corso (omicidio Amendola, ndr). La natura dell’ordinanza fa capire che c’è ancora molto da lavorare. Questa indagine ha messo in luce, come accade in diversi circondari giudiziari, l’infedeltà di appartenenti alle forze dell’ordine. Infedeltà limitata e circoscritta sul territorio  ma che finisce con l’intrecciare il suo destino con le cosche locali dove si presta servizio. Mi riferisco al caso dell’appuntato dei carabinieri che ha avuto contestati i reati di concorso esterno e violazione dei doveri funzionali costituenti reato, violazione del segreto d’ufficio e potenziale favoreggiamento. In realtà si tratta di due appuntati, ma per l’altro carabiniere il Gip non ha ritenuto di applicare l’aggravante dell’articolo 6.  Da questa operazione emerge inoltre che se fossimo dotati di più uomini e mezzi riusciremmo ad assestare colpi anche alle cosche avverse e contemporaneamente. In questo momento a Lamezia sono in pace, almeno una delle cosche. Ma è chiaro che ci si solleva in base alle situazioni del momento”.

Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto Dda Catanzaro: “ L’operazione odierna ha origine nel 2009  con un gruppo di lavoro che aveva lo specifico compito di interessarsi all’area criminale di Lamezia Terme. Le operazioni compiute nell’ultimo anno, ed i relativi arresti, hanno determinato due collaborazioni: quella di Battista Cosentino e di Angelo Torcasio i quali, a loro volta, hanno determinato la collaborazione di Rosario Cappello assieme a Giuseppe e Saverio Cappello. Voglio precisare che il contributo dei collaboratori è stato importante perché ha consentito di corroborare quanto già in nostro possesso ma non è stato esclusivo o determinante. Tutto questo ci induce ad una riflessione: quando lo Stato è  presente il tessuto di omertà si disgrega a partire dalle stesse consorterie criminali. In realtà sarebbe ora il caso che si disgregasse anche nel tessuto della societàà lametina. La città di Lamezia è controllata dall’alleanza del  gruppo Giampà-Iannazzo, con assoluta prevalenza di quest’ultima famiglia. Lamezia è completamente piegata in tutte le sue manifestazioni ai voleri di queste cosche. Dalle dichiarazioni dei collaboratori si evince, ad esempio, come ad un certo punto si crea un dissidio interno al gruppo Giampà e Giuseppe, che ne è a capo, si rende conto di aver perso il controllo e di non essere più sicuro di chi paga  il pizzo e chi no. Così ordina ai suoi di piazzare un po’ ovunque in città delle bottiglie incendiarie. La sua considerazione era: se pagano verranno loro a dircelo, altrimenti ci verranno a pagare. MA torniamo alle investigazioni e alla mole di documenti accumulati. Abbiamo avuto un vaglio severo del Gip, le cui decisioni rispettiamo anche perché ormai esistono solo 4 Gip per l’intero distretto. Qualcosa di surreale e ben oltre il limite. Un apprezzamento va a tutte le forze dell’ordine. Per quanto riguarda le investigazioni e il caso dei due appuntati ora possiamo spiegarci il perché siano andati a vuoto in questi anni tanti sforzi investigativi nei confronti della cosca. Abbiamo segnalato il problema alle autorità competenti e da questo momento in avanti, come Procura, andremo fino in fondo all’espulsione di questi ceppi malati nell’ambito delle forze di polizia giudiziaria. Se eliminiamo queste infedeltà, potremo avere i successi sperati e prefissati. Voglio aggiungere che gli arresti sono una minima parte, circa il 15% di tutto il materiale acquisito e in nostro possesso. Esistono già informative di reato su tutte le organizzazioni criminali lametine che ora andremo a sviluppare come Dda. Certo viene da chiedersi se il ripulire una città dalla criminalità sia un investimento o una spesa. Su questo punto ribadisco come noi siamo in possesso del materiale per fare questo. Ci sono attività investigative in corso e credo per la Procura sia un giorno di soddisfazione. Qui oggi è presente il sistema investigativo, il sistema Stato nel suo complesso. Che ha funzionato e sta funzionando bene. Voglio anche dire che per Lamezia inizia con oggi una stagione nuova dove, mi auguro, ci sia una maggiore frattura tra quella che è la parte dedita alla criminalità e quella sana : i confini dovrebbero essere più marcati e no sempre lo sono. Questa mattina mi ha telefonato l’ex procuratore Vitello per farmi i complimenti. L’operato della Procura di Lamezia in questi ultimi anni ha significato molto e mi fa piacere ricordare l’operato del collega che un così ottimo contributo ha dato all’affermazione della legalità nel territorio di Lamezia”.

Guido Marino, questore Catanzaro: “La portata e l’importanza simbolica di questa notte sta tutta nella caratura, nei numeri e la caratteristica dei capi d’imputazione. Un risultato del genere non sono portato a celebrarlo ma va registrato con uno spirito di consapevolezza. Di quello che si è fatto e quello che c’è da fare. So perfettamente cosa è capace di fare la squadra mobile di Catanzaro e da chi è diretta. Qualche passo ulteriore lo riusciremo a fare..”.

Rodolfo Ruperti, capo squadra mobile polizia di Stato: “Noi ci siamo inseriti  lo scorso anno dopo i tre omicidi e un tentato omicidio. Dopo aver concordato la strategia con la Procura il culmine si è avuto con l’arresto di Giuseppe Giampà e degli altri tre a cui sono seguite le collaborazioni Giampà temeva per la sua vita visto che già al momento dell’arresto abbiamo trovato in casa un giubbotto antiproiettile. Abbiamo capito che c’era un cedimento che si è avuto con il pentimento di Angelo Torcasio, uomo d’azione, un vero fiduciario e ambasciatore con altri clan del territorio. Poi c’è stato il pentimento di Rosario cappello che faceva parte della commissione all’interno della cosca. C’è una frizione forte interna che sta maturando una serie di situazioni che a sua volta sta portando ad un risveglio. Abbiamo arrestato la moglie del professore, le due figlie e la moglie di Giuseppe Giampà. Il cognato Vincenzo Bonaddio pianificava i traffici e le estorsioni e che ha creato un sorta di alleanza con le altre consorterie criminali presenti sul territorio lametino. In ultimo vorrei fare un plauso alla mia squadra e al commissariato di Lamezia che ci ha aiutato in diverse fasi e in quella esecutiva di questa notte.

Stefano Bove, capitano carabinieri Lamezia: “Quello che mi sento di aggiungere è che come forze dell’ordine sentiamo maggiormente bisogno della collaborazione dei cittadini, in particolar modo dei commercianti. Perché in tutte le indagini non vi è stata una sola collaborazione. Tutto è stato accertato tramite indagini tecnico-tradizionali che dimostrano la pervasività, ma anche assoluto predominio che vige sulla popolazione di Lamezia. Spero che con questa operazione i cittadini acquisiscano maggiore consapevolezza della capacità delle forze dell’ordine e magistratura nel dare risposte concrete.

Maggiore Maurizio Pellegrino, reggente Guardia Finanza Lamezia: “Avviamo accertato i reati di usura e come questi fossero fonte di guadagno per persone che non dichiaravano un reddito elevato. Purtroppo non abbiamo trovato la collaborazione da aprte delle vittime di racket e di usura.. I collaboratori ci hanno indicato le vittime di usura, ma abbiamo agito tramite l’evidenza dei fatti. Mi auguro che con l’operazione odierna la cittadinanza acquisti fiducia nello Stato”.

 

 

 

I nomi delle persone arrestate:

 

Capo Cosca

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1. GIAMPA' Francesco, inteso " U' Prufessura", nato a Nicastro il 13.08.1948, - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Padova;

 

Commissione

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2. NOTARIANNI Aldo, inteso `Piluosci' nato a Nicastro il 01.01.1965, ivi residente; - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro-Siano;

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3. BONADDIO Vincenzo, inteso "lucky" e "ca-ca", nato Nicastro il 23.01.1959, ivi residente ;

giampa_giuseppe

4. GIAMPA' Giuseppe, inteso "capu randi", "u presidente", "u principale" nato a Lamezia Terme il 30.06.1980, ivi residente;

giampa_pasquale

5. GIAMPA' Pasquale inteso "mille lire", nato a Nicastro 24.11.1964, ivi residente - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro - Siano;

 

Affiliati

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6. PAOLA Claudio, nato a Lamezia Terme il 08.11.1986 ivi residente, inteso "Trachino";

catroppa_giuseppe

7. CATROPPA Giuseppe, nato a Soveria Mannelli (CZ) il 14.10.1984, residente in Lamezia Terme; - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro - Siano;

vanessa_giampa

8. GIAMPA' Vanessa, nata a Lamezia Terme il 16.11.1989, ivi residente;

giampa_davide

9. GIAMPA' Davide, nato a Lamezia Terme il 14.12.1989, ivi residente;

giuseppe_cappello

10. CAPPELLO Giuseppe, nato a Lamezia Terme (CZ), il 30.06.1984, inteso "Cutulicchio" ivi residente; -in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Vigevano;

nino_cerra

11. CERRA Nino, nato a Lamezia Terme il 30.08.1991 ivi residente;

alessandro_torcasio

12. TORCASIO Alessandro nato a Lamezia Terme il 28.09.1983 ivi residente, inteso -Cavallo";

saverio_giampa

13. GIAMPA' Saverio, nato a Lamezia Terme il 29.09.1987, ivi residente in via;

pasquale_catroppa

14. CATROPPA Pasquale, nato a Lamezia Terme 24.07.1986 ivi residente;

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15. MELIADO' Francesca Teresa, nata a Lamezia Terme il 12.04.1986, ivi residente; (arresti domiciliari)

paradiso_angelo_francesco

16. PARADISO Angelo Francesco, nato a Lamezia Terme (CZ) il 29.08.1986 ivi residente, inteso"Ciccuzzu";

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17. GIAMPA' Rosa nata a Lamezia Terme il 13.03.1974 ivi residente;

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18. GIAMPA' Vincenzo inteso "il Camacio", nato a Springualle (Melbourne - Australia) il 19.07.1968, ivi residente;

giampa_domenico

19. GIAMPA' Domenico, inteso "Buccacciello". "Micariellu" e "Vuommicu" nato a Lamezia Terme il 17.01.1981, ivi; - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro — Siano;

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20. NOTARIANNI Rosario, nato a Nicastro 01.09.1956;

aurelio_notarianni

21. NOTARIANNI Aurelio, inteso `Piluoscr nato a Nicastro 24.06.1963,; - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro;

pasqualina_bonaddio

22. BONADDIO Pasqualina, moglie del GIAMPA' Francesco "U Prufessura", nata a Nicastro il 01.05.1952;

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23. NOTARIANNI Luigi detto "Gino "alias Gingomma, di Antonio, nato a Lamezia Terme il 24.11.1974, ivi residente;

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24. NOTARIANNI Antonio, inteso `Zorro', nato a Nicastro 01.05.1952, ivi residente;

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25. ARCIERI Vincenzo, nato il 08.02.1960 a Nicastro ora Lamezia Terme ed ivi residente;

molinaro_maurizio

26. MOLINARO Maurizio, nato a Lamezia Terme il 12.04.1983 ivi residente - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro;

giovanni_notarianni

27. NOTARIANNI Giovanni, detto "Gianluca", nato a Lamezia Terme il 22.04.1971;

domenico_chirico_82

28. CHIRICO Domenico, inteso 'U Batteru', nato a Lamezia Terme il 12.04.1982 ivi residente; - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro;

filadelfio_fedele

29. FEDELE Filadelfio, inteso 'Delfino' nato il 18.10.1950 a Lamezia Terme ivi residente; (arresti domiciliari)

notarianni_luigi

30. NOTARIANNI Luigi. di Aldo, nato a Lamezia Terme il 04.05.1992,;

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31. CHIRICO Domenico, inteso u duru', nato a Lamezia Terme il 26.04.1977; (arresti domiciliari)

antonio_voci

32. VOCI Antonio, nato a Sellia Marina (CZ) il 20.09.1966, - in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro — Siano;

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33. GIAMPA' Giuseppina, nata a Lamezia Terme il 29.07.1971, ivi residente;

muraca_egidio_umberto

34. MURACA Umberto Egidio, nato a Singmartngen (Germania), il 16/05/1980, residente a Lamezia Terme;

vincenzo_giampa

35. GIAMPA' Vincenzo, detto "Enzo" o "Vicenziellu", nato a Lamezia Terme il 26.01.1970;

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36 . GIDARI Roberto, nato a Catanzaro il 27.03.1965, ivi res. Appuntato in servizio presso l'aliquota radiomobile del NORM CC di Lamezia Terme;


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