Catanzaro – Cinque condanne confermate, 4 rideterminate e 3 assoluzioni. Si è concluso così il processo d’appello "Nuove Leve" per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Il procuratore generale, Luigi Maffia, lo scorso settembre aveva inoltre chiesto la conferma delle condanne di primo grado per tutti gli imputati. Il processo “Nuove Leve”, scaturito dall’operazione che il 24 febbraio del 2017 aveva “incastrato” quella che gli inquirenti hanno definito la nuova generazione della cosca Giampà. Giovani che si sarebbero adoperati per continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo.
Un anno fa era arrivata la sentenza di primo grado (12 condanne e 2 assoluzioni), emessa nel Tribunale di Catanzaro nei confronti dei 14 imputati con pene dai 10 ai 4 anni di reclusione. Dopo le richieste del pg e la conclusione delle discussioni degli avvocati oggi è stata quindi emessa la sentenza. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Spinelli, Antonio Larussa, Wanda Bitonte, Salvatore Cerra, Saverio Loiero, Ramona Gualtieri, Rita Cellini, Giusy Caliò, Sebastiano Pipicella, Lucio Canzoniere, Pasquale Naccarato, Francesco Iacopino e Antonio Lomonaco.
Condanne
Vincenzo Giampà detto “Il Camacio” 5 anni, 4 mesi e 4mila euro di multa
Roberto Castaldo 10 anni
Giuseppe Paone 8 anni
Francesca Allegro 8 anni
Maria Muraca 7 anni e 4 mesi
Assoluzioni
Danilo Cappello difeso dall'avvocato Cerra, per il quale il pg aveva chiesto la conferma della condanna in primo grado di 8 anni
Gregorio Scalise difeso dagli avvocati Naccarato e Lomonaco per il quale il pg aveva chiesto la conferma della condanna in primo grado di 8 anni
Eugenio Giampà difeso dagli avvocati Larussa e Iacopino per il quale il pg aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado in 8 anni.
Pene rideterminate
Michele Muracain 2 anni e mesi 8 di reclusione
Marco Francesco De Vitoin 5 anni e mesi 4 di reclusione
Andrea Mancusoin 3 anni di reclusione
Vincenzo Vigliaturo in 3 anni di reclusione
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