Catanzaro - Sei anni di reclusione sono stati chiesti dal procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro, Raffaela Sforza, per Gianpaolo Bevilacqua, il politico ed ex vicepresidente Sacal, che era stato coinvolto nel 2013 nell’operazione “Perseo”, accusato di estorsione e concorso esterno in associazione mafiosa. Inoltre, il Pg ha chiesto la revoca dell’ordinanza per risentire i collaboratori di giustizia. Anche la difesa ha prestato il consenso e quindi la Corte ha revocato l’ordinanza.
Nella scorsa udienza, infatti, dovevano essere ascoltati cinque collaboratori di giustizia. Il giudice aveva però rinviato ad oggi tale decisione. Inoltre, la procura generale aveva fatto un’eccezione di opposizione all’ordinanza con cui il precedente collegio presieduto da Petrini aveva ravvisato la necessità ai fini del decidere di ascoltare i cinque i collaboratori. Quindi ha chiesto la revoca di questa ordinanza istruttoria che aveva ammesso l’audizione dei 5 collaboratori. Oggi è stata sciolta tale riserva e si è passati alla discussione. L'avvocato Gambardella, che difende Bevilacqua, a termine della discussione ha chiesto l’assoluzione perchè il fatto non sussiste. Il processo è stato poi rinviato al 27 aprile per la sentenza.
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