Lamezia, sorvegliato speciale guidava in centro: condannato a 9 mesi

tribunale-lamezia-2019_91592_33667_735a1_bebad_f56ad_0bf2d.jpg

Lamezia Terme - Nel pieno dell'emergenza sanitaria, lo scorso 21 marzo, A.V. era stato fermato dai carabinieri, nell’ambito dei quotidiani servizi di vigilanza sul rispetto delle misure volte a prevenire il contagio da Covid-19, alla guida della sua auto, in centro, insieme alla fidanzata nonostante fosse sottoposto alla sorveglianza speciale, dopo essere stato coinvolto nell’operazione “Perseo” con l’accusa di associazione di tipo mafioso.

Successivamente, il gip aveva applicato l'obbligo di dimora e nei giorni scorsi si è svolto il giudizio direttissmo al tribunale di Lamezia Terme, che ha riconosciuto le attenuanti generiche e condannato l'uomo a 9 mesi di reclusione. L' imputato, assistito dall' avvocato Pasquale Naccarato del foro di Cosenza, ha ammesso l'addebito sostenendo nel corso dell'interrogatorio svolto in udienza, che era fuori per ragioni strettamente personali con la compagna, la quale ha fornito in udienza la sua stessa versione dei fatti. L'uomo ha spiegato che il suo guidare senza patente era dovuto ad uno stato di emergenza familiare. Il legale annuncia che sarà proposto appello contro la condanna. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA