Omicidio Di Spena nel 2001 a Lamezia, assolti Vincenzo Torcasio e Antonio Villella dall'accusa di essere mandante ed esecutore

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Catanzaro - Dopo l'assoluzione di Pasquale Torcasio, pronunciata a luglio, oggi la Corte di Assise di Catanzaro ha assolto con formula piena Vincenzo Torcasio e Antonio Villella accusati di essere il mandante e il esecutore materiale dell'omicidio di Enzo Di Spena avvenuto il 7 novembre 2001 a Lamezia Terme. I due imputati (difesi dagli avvocati Francesco Gambardella e Gianluca Careri) erano accusati del delitto in virtù delle dichiarazioni rilasciate da alcuni collaboratori di giustizia, sei per l'esattezza, che a vario titolo avevano indicato Torcasio e Villella quali responsabili dell'uccisione di Di Spena. La Corte di Assise di Catanzaro, che aveva accolto la preliminare richiesta formalizzata dalla difesa di definizione del procedimento con le forme del rito abbreviato condizionato ad un supplemento istruttorio reso necessario al fine di valutare l'attendibilità delle accuse fatte dai collaboratori, ha pronunciato sentenza di assoluzione per entrambi con la formula "per non aver commesso il fatto". Il P.M. aveva chiesto per entrambi gli imputati la condanna a trent'anni di reclusione.

L’omicidio di Enzo Di Spena

Di Spena fu ucciso la sera del 7 novembre 2001 mentre ritornava a casa colpito da diversi proiettili esplosi da una persona con il volto coperto. L'uomo fu trasportato in ospedale ma morì successivamente nel corso di un intervento chirurgico. Le indagini si indirizzarono subito sulla pista mafiosa anche per via delle modalità tipiche di un agguato e in particolare si focalizzarono su un episodio che coinvolse Di Spena e Vincenzo Torcasio. Per motivi forse di carattere personale, ci fu un acceso diverbio fra i due e Di Spena colpì ripetutamente Torcasio. Una sorta di affronto che avrebbe portato i Torcasio alla decisione estrema di uccidere Di Spena, anche per affermare - secondo l'accusa - un pieno controllo del territorio. Anche sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni pentiti, furono accusati Pasquale Torcasio, Vincenzo Torcasio e Antonio Villella ma tutti e tre sono stati per il momento assolti dalle accuse.

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