Operazione antidroga della Polizia a Crotone, 11 arresti

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Crotone - La Polizia di Stato ha effettuato un'operazione a Crotone che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione criminale accusata di avere gestito un traffico di sostanze stupefacenti nel centro storico della città. La Squadra mobile di Crotone, con il supporto del personale dei reparti Prevenzione crimine della Calabria, ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere ed una ai domiciliari, a carico di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nell'ambito dell'operazione sono stati notificati anche due obblighi di dimora. I provvedimenti eseguiti sono stati emessi dal Gup distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda, che ha diretto le indagini che hanno portato all'operazione.

Una rete ben strutturata per gestire lo spaccio di droga

Avevano strutturato una rete, attiva soprattutto nel centro storico di Crotone e organizzata in forma piramidale, all'interno della quale i componenti avevano ruoli e competenze specifiche per procurarsi e smerciare al dettaglio ingenti quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Sono 13 le persone - 11 finite in carcere, una ai domiciliari e due obblighi di dimora - destinatarie di un'ordinanza emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda eseguita dalla Squadra mobile di Crotone. I reati contestati a vario titolo sono l'associazione finalizzata all'acquisto, la detenzione, il trasporto, la cessione e la vendita di sostanze stupefacenti e in alcuni casi, di spaccio e detenzione. Gli investigatori, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e video, hanno disarticolato un gruppo che operava in città, con particolare riferimento al centro storico, sfruttando un contesto urbano costituito da abitazioni e antiche costruzioni che danno vita ad un dedalo di vicoli quasi impenetrabile. All'interno di questa realtà era stata predisposta la rete di spaccio i cui profitti confluivano in una cassa comune e successivamente venivano distribuiti tra i soggetti apicali mentre ad altre figure coinvolte veniva assicurato un compenso. Durante l'attività investigativa sono state effettuate perquisizioni e sequestri di sostanza stupefacente, anche nei confronti di assuntori ai quali, di volta in volta, veniva sequestrato lo stupefacente acquistato in uno dei tre 3 di spaccio dove è stato documentato un continuo andirivieni di persone a qualsiasi ora del giorno. E' emerso anche che il gruppo era dedito alla coltivazione di marijuana in terreni alla periferia della città dove sono stati attuati anche dei sequestri di piantagioni. All'operazione compiuta all'alba di oggi hanno partecipato un centinaio di uomini e donne della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra Mobile di Crotone in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno e delle Unità cinofile di Vibo Valentia.

Magliette bianche o verdi per indicare lo stupefacente

"Mandatemi 7 magliette bianche e 10 verdi". E' una delle frasi del linguaggio cifrato con cui venivano chiesti i quantitativi di droga da portare a chi gestiva lo spaccio nel centro storico di Crotone. Lo ha scoperto l'indagine avviata nel 2020 dalla Squadra Mobile di Crotone che ha disarticolato un'organizzazione che coinvolgeva un intero nucleo familiare. Le misure cautelari in carcere per il reato di narcotraffico riguardano Giuseppe Spagnolo, 26 anni, Alessandro Spagnolo (25), Ercole Spagnolo (47), Francesco Spagnolo (28), Luigi Spagnolo (38), Raffaello Messina (24), Gaetano Scicchitano (51), Gianluca Laforgia (38), Andrea Rizza (28), Claudio Covelli (40); ai domiciliari è stata posta Vittoria Covelli, 46 anni, mentre gli obblighi di dimora sono stati disposti per Francesco Corrado (41), e Dionigi Crugliano (28). Oltre all'accusa principale di narcotraffico sono 39 i capi di imputazione per spaccio contestati dalla Dda ai vari indagati. Al vertice dell'organizzazione ci sarebbe Giuseppe Spagnolo che organizzava con i familiari la gestione di rifornimenti e spaccio di droga. Tra i destinatari delle misure cautelari anche la mamma di Spagnolo, Vittoria Covelli che secondo l'indagine, coltivava un campo di marijuana. Almeno tre le piantagioni trovate dalla Squadra mobile nel corso dell'indagine iniziata nel marzo 2020. Il nucleo principale dell'organizzazione era nel centro storico della città con alcune propaggini nel quartiere 300 alloggi. A gestire i magazzini c'erano Raffaello Messina e Gaetano Scicchitano che, come emerge dalle intercettazioni e dalle immagini riprese dalla Squadra mobile, ricevevano gli ordini indicando la cocaina come "maglietta bianca" o caffè e la marijuana come "maglietta verde". Il numero di magliette ordinate stava ad indicare i pacchi di droga da portare.

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