Operazione “Basso profilo”, Riesame conferma domiciliari a Talarico ma cade aggravante mafiosa

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Catanzaro - Francesco Talarico resta ai domiciliari ma cade l'aggravante del metodo mafioso e lo scambio politico-mafioso.  È la decisione dei giudici del Tribunale della Libertà per l'ex assessore regionale e segretario dell'Udc, ai domiciliari dal 21 gennaio nell'ambito dell'operazione "Basso profilo" della Dda di Catanzaro che aveva portato all'emissione di 50 misure cautelari. Talarico è difeso dall'avvocato Francesco Gambardella e, secondo la Procura, avrebbe avuto contatti con l'imprenditore Antonio Gallo, uomo accusato di essere vicino alle cosche di San Leonardo di Cutro, per ottenere l'appoggio elettorale nel corso delle elezioni politiche del 2018. Oggi il tribunale del Riesame di Catanzaro ha quindi riqualificando il reato in corruzione elettorale. Annullando sia quello di scambio politico mafioso che l’aggravante della mafiosità. Al centro dell'indagine i collegamenti tra mafia, imprenditoria e criminalità organizzata crotonese e reggina.

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