Operazione "Big Spot" a Nocera Terinese contro fatture gonfiate: Tribunale annulla anche le misure personali

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Catanzaro - Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, dopo avere integralmente annullato i sequestri che il Gip di Lamezia aveva disposto su richiesta della locale Procura nei confronti di Vittorio Macchione, Claudia Macchione e Rossella Macchione (difesi dagli avvocati Aldo Ferraro e Franco Giampà), ha oggi deciso di annullare anche le misure personali che erano state contestualmente applicate, escludendo l’astratta ravvisabilità dei reati provvisoriamente addebitati agli indagati e i gravi indizi di colpevolezza. I tre sono indagati di truffa aggravata e di autoriciclaggio.

Il Tribunale di Catanzaro ha infatti sciolto la riserva assunta all’udienza del 22 settembre scorso, in cui era avvenuta la discussione degli appelli cautelari, ed ha integralmente accolto le deduzioni dei difensori laddove avevano evidenziato come "nessuna mistificazione della realtà è stata compiuta dagli indagati rispetto all’ottenimento di un finanziamento erogato dalla Regione Calabria per la ristrutturazione dell’ex hotel Mondial", considerando che la difesa ha dimostrato, attraverso la relazione tecnica redatta dal loro consulente Ing. Giovanni Albanese, che "tutte le opere contabilizzate e fatturate dalla ditta esecutrice dei lavori sono state realmente eseguite e sono tutt’ora ben visibili e tangibili, con conseguente esclusione di una induzione in errore dell’ente erogatore sia rispetto alla fase genetica di concessione del finanziamento che alla rendicontazione delle opere realizzate".

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