Operazione “Edera” contro traffico di cocaina dal Sud America, arresti - VIDEO

ros-droga-trafifco20191.jpg

Reggio Calabria - Fermato un traffico internazionale di cocaina. I carabinieri del Ros, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, con la collaborazione della polizia colombiana, olandese e la gendarmeria francese, hanno disarticolato un’associazione criminale dedita al narcotraffico e riconducibile alla ‘ndrangheta reggina.

La droga veniva importata dalla Colombia e dall’Ecuador, attraverso gli scali portuali di Anversa (Belgio), Rotterdam (Olanda) e Gioia Tauro (Rc) nonché tramite trasporti su gomma, per poi essere destinata alla vendita nel nord Europa, in Canada e in Italia (Lombardia e Veneto).  Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati centinaia di kilogrammi di stupefacenti e arrestati due latitanti italiani che avevano trovato rifugio in Colombia. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nella conferenza stampa al comando provinciale di Reggio Calabria.

VIDEO

Il primo gruppo era attivo nell’importazione di stupefacente via aereo o attraverso trasporti su gomma attraverso Spagna, come è stato accertato con il sequestro a Ventimiglia il 19 giugno 2010 di un carico di 22 kg di coca in un tir. Il secondo aggregato criminale, riconducibile alle cosche platiote, faceva capo a Pasquale Calabria e Francesco Trimboli e smerciava all’ingrosso cocaina in Lombardia, nonché marijuana nella provincia di Reggio Calabria. In tale contesto, il 15 febbraio 2011 a Rudiano (Bs) veniva sequestrato 1 kg di droga. Il terzo gruppo, radicato in Calabria, aveva come capi Domenico Ficara, nonché Santo Scipione e Domenico Trimboli anche quando erano latitanti, acquistando narcotico in Sudamerica per esportarlo verso il Canada e l’Italia. Qui la droga veniva poi ceduta ad altri sodalizi calabresi e veneti. In questo specifico filone di indagine, il Ros, nell’aprile del 2013 prese Trimboli in collaborazione con lo Sco e la polizia colombiana e Scipione, ormai sempre in Colombia, dove curavano i contatti con i fornitori. Sono riconducibili a questo gruppo i circa 180 kg di cocaina sequestrati il 5 maggio 2013 nel porto di Gioia Tauro, in collaborazione con l'Ufficio delle Dogane. Un quarto aggregato criminale, gestito da Domenico Strangio con il concorso e il finanziamento di persone collegate alle ‘ndrine gioiesi e rosarnesi, risultato responsabile di diverse importazioni di stupefacente da Colombia e Ecuador, fatto giungere, tra febbraio 2011 e febbraio 2013, tramite gli scali portuali di Anversa (Belgio), Rotterdam (Olanda) e Gioia Tauro. Proprio in quest’ultimo, il 6 ottobre 2011 venivano sequestrati ulteriori 36 kg di cocaina.

Il provvedimento cautelare emesso dal gip nell'ambito dell'inchiesta Edera ed eseguito dai carabinieri del R.O.S., con il supporto dei comandi provinciali competenti, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e di organi di polizia esteri, riguarda 30 indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché per traffico e detenzione di stupefacenti. Le misure restrittive sono state eseguite nelle province di Reggio Calabria, Milano, Bergamo, Bologna e Padova; due misure cautelari sono state eseguite in Olanda e altre due rispettivamente in Colombia e Francia.  L'inchiesta nasce come costola di un’indagine avviata nella primavera del 2010, in prosecuzione di quella denominata Reale che, a più riprese tra il 2010 e il 2015 aveva già portato all’arresto di 58 persone, tra cui Giuseppe Pelle, capo della cosca Pelle-Gambazza e fra i maggiorenti del cosiddetto Mandamento Jonico della ‘ndrangheta reggina. Le attività investitive, in collaborazione con la Polizia Antinarcotici colombiana, la Dea, la polizia olandese, la Gendarmeria francese e la Dcsa, hanno confermato ancora una volta il particolare attivismo delle ‘ndrine reggine nel narcotraffico internazionale, anche per la stabile presenza di propri referenti in Sudamerica che mantengono contatti diretti con i rappresentanti delle organizzazioni fornitrici. Nel caso dell'operazioen Edera, la cocaina era destinata alla vendita principalmente in Lombardia, dove operano articolazioni di ‘ndrangheta in collegamento strutturale con le locali dei mandamenti reggini, nonché in Veneto, grazie a rapporti con ambienti malavitosi locali. A gestire i traffici erano 4 gruppi criminali, tra loro funzionalmente collegati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA