Operazione Galassia: "il 'ghota' della 'ndrangheta nel business delle scommesse"

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Reggio Calabria - C'e' il "ghota" della 'ndrangheta nell'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel "business" delle scommesse emerse stamane grazie all'attivita' delle procure di Bari, Catania e Reggio Calabria. Le indagini della Dda reggina, in particolare, hanno accertato l'infiltrazione di esponenti della cosca Pesce-Bellocco, nella rete commerciale destinata alla distribuzione territoriali del brand "Planetwin365". In particolare, sarebbero stati appurati rapporti di natura illecita posti in essere da Antonio Zungri , nella sua qualita' di "master regionale Calabria", nonche' da David Laruffa , quale "Agente Calabria", con esponenti della cosca.  Un ruolo avrebbe svolto anche la cosca Piromalli, la piu' potente operante nella Piana di Gioia Tauro, che sarebbe stata presente nelle imprese riferibili a Santo Furfaro, tra cui il Susan Bowling, sito all'interno del Parco Annunziata di Gioia Tauro, ed un'impresa dedita al noleggio, su scala nazionale, di slot e VLT.

"Le nuove leve della 'ndrangheta in pellegrinaggio a Polsi"

Le "nuove leve" criminali reggine, nel 2016, organizzarono un pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Polsi, nel cuore dell'Aspromonte, nel territorio del Comune di San Luca. Un luogo evocativo della ritualita' tipica della 'ndrangheta, poiche' per decenni e' stato teatro di summit mafiosi in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna. Il fatto emerge dagli atti del filone dell'operazione "Galassia" coordinato dalla Dda reggina.  In occasione del pellegrinaggio del 2016, era stato pianificato un particolare percorso da seguire. Era stato previsto inizialmente, infatti, un passaggio "in segno di rispetto" davanti alle due case circondariali di Reggio Calabria - San Pietro e Arghilla' - nonche' nei pressi dell'abitazione di Roberto Franco, ritenuto capo dell'omonima 'ndrina operante nel rione Santa Caterina di Reggio Calabria e aderente al sodalizio che fa capo alle famiglie De Stefano-Tegano, coinvolto, piu' di recente, nell'operazione "Sistema Reggio" ed attualmente detenuto. Roberto Franco e' padre dell'odierno fermato Francesco Franco. Per l'occasione fu scelto come mezzo di trasporto, come da tradizione, un autocarro scoperto, allestito con impianto di amplificazione, dal quale si diffondeva il suono della tarantella, e generatore elettrico. Furono estesi inviti all'evento, precisando che avrebbero preso parte esponenti delle "locali" di Archi, Condera e Cannavo': " facciamo il triangolo delle Bermuda Archi, Condera e Cannavo'.

"Auto, rolex, caviale e champagne su profili social indagati"

Ostentavano autovetture e orologi di lusso (Ferrari e Rolex), frequenti soggiorni in suite presso hotel a 5 stelle (tra i quali il "Bellagio" di Las Vegas), e la disponibilita' di cospicue "mazzette" di denaro contante alcuni degli indagati nell'ambito del filone reggino dell'operazione contro l'infiltrazione delle mafie nel settore delle scommesse on line. Le immagini di tale ostentazione sono state reperite dagli inquirenti: gli indagati pubblicavano le foto, come quelle relative a momenti di un pasto con caviale e champagne, sui loro profili "social". 

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