Operazione “Krimisa” in Lombardia, spunta fuori il nome di un lametino

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Milano - Si parla anche di un lametino nelle carte dell’inchiesta che pochi giorni ha portato al maxi blitz anti 'ndrangheta dei carabinieri in 9 province italiane nell’ambito dell’operazione "Krimisa". L’indagine che ha messo in luce come le mani delle cosche avrebbero puntato anche ai parcheggi attorno l’aeroporto di Milano Malpensa. Nelle carte dell’inchiesta emerge, fra gli altri, il ruolo di Peppino Falvo, commercialista originario proprio del lametino, considerato dagli inquirenti l’intermediario della locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo e Legnano per la politica locale, stando a quanto riferito dai magistrati della Dda Milanese nel descrivere l’operazione Krimisa, che ha portato all’arresto di 34 persone.

Il presunto ruolo di intermediario

Falvo, attivo anche in politica come coordinatore regionale lombardo dei Cristiano-popolari, secondo l’accusa sarebbe stato lui a gestire il voto di scambio nell’area tra Milano e Varese, tanto che durante l’operazione ha subito una perquisizione e al momento non risulterebbe indagato. Secondo quanto riferito, e riportato nelle carte dell’indagine, dall'ex sindaco di Lonate Pozzolo, Danilo Rivolta (arrestato nel 2017 in un'altra indagine e non indagato in questa inchiesta), Falvo avrebbe avuto un presunto ruolo di intermediario con le cosche per fargli ottenere un pacchetto di voti in cambio dell'assunzione ad assessore alla Cultura di Patrizia De Novara, nipote di Alfonso Murano, ucciso il 28 febbraio del 2006 con sei colpi di pistola in via Piantanida, a Ferno, mentre era al vertice della locale di Lonate Pozzolo. "L'incarico è stato effettivamente assegnato - avevano spiegato gli inquirenti in conferenza stampa - e quando l'assessore è stata invitata a un incontro sulla legalità, per coerenza con la propria storia ha preferito non partecipare". 

Nel 2012 riempì sala convention dei “Cristiano-Popolari” 

Il lametino Falvo si fece conoscere sul web già nel 2012, diventato “famoso” per aver riempito la sala della convention dei Cristiano-Popolari riunitasi a Milano per l'assemblea costituente della Lombardia. La sala, in quell’occasione era stracolma di persone con tanto di cartelloni e bandierine. Ma un servizio di Repubblica svelò come in realtà la maggior parte dei presenti, arrivati in pullman da Varese e provincia, erano stati invitati direttamente dal coordinatore regionale Peppino Falvo. Secondo quanto emerso dalle video interviste del quotidiano, molti di loro neppure sapevano dove si trovassero o a cosa stessero per assistere. A quell’incontro aveva preso parte anche un altro parlamentare lametino. Salito sul palco, Falvo era stato acclamato dai presenti tra gli applausi. Secondo la Dda Milanese il capo lombardo Cristiano-popolari, quindi, avrebbe avuto il ruolo di trovare voti.

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