Operazione "Mala pigna" contro traffico di rifiuti, arresti e sequestri nel Reggino: c'è anche avvocato Pittelli - NOMI E VIDEO

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Reggio Calabria - Ventinove misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali della 'ndrangheta, e il sequestro di cinque aziende di trattamento rifiuti tra Calabria e Emilia Romagna sono state eseguite stamani dai carabinieri del Gruppo forestali e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell'ambito di una inchiesta della Dda reggina. Gli indagati sono accusati, a vario titolo di, associazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti ed altri reati ambientali al termine di una indagine condotta dal Nipaaf, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali.

VIDEO

All'operazione, denominata "Mala pigna", hanno partecipato anche i carabinieri forestali dei Reparti in Calabria, Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna, con il supporto dello squadrone eliportato "Cacciatori Calabria" e i militari dell'ottavo Nucleo Elicotteri Carabinieri di stanza a Vibo Valentia. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Vincenza Bellini su richiesta della Dda di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri.

NOMI

In carcere:

Rocco Delfino
Giovanni Delfino, 64 anni
Giovanni Delfino, 28 anni
Salvatore Delfino
Domenico Cangemi
Aurelio Messineo
Francesco Benito Palaia
Giancarlo Pittelli
Roberto Forgione

arresti domiciliari:

Giuseppe Antonio Nucara
Alessio Alberto Gangemi
Deborah Anna Cannizzaro
Concetta Zappone
Domenico Giordano
Giulio Calabretta
Salvatore Trovato Mazza
Orlando Galatà
Pier Paolo Cavallari
Vincenzo Muratore

Obbligo di dimora nel comune di residenza ed obbligo di firma alla P.G. nei confronti di:

Cosimo Bevilacqua
Domenico Amato
Mariapaola Palermo
Pierino Amato
Francesca Arceri
Girolamo Bruzzese
Giuseppe Petracca
Riccardo Marino
Matteo Rocco Delfino

Obbligo giornaliero di presentazione alla PG nei confronti di:

Fabio Taverniti

Sequestro preventivo delle seguenti società, compreso il patrimonio aziendale:

  • Intero capitale sociale e patrimonio aziendale della Ecoservizi S.R.L. con sede legale a Gioia Tauro (RC)

  • Ditta individuale Rd di Rocco Delfino, con sede legale a Catanzaro

  • Cm Servicemetalli S.R.L., con sede legale a Ravenna

  • Ditta individuale Giovanni Delfino, 29 anni, con sede a Gioia Tauro (RC)

  • Ditta individuale Giovanni Delfino, 64 anni

  • È stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo della somma complessiva di 1.609.942,13 euro, di cui 909.442,13 euro nei confronti delle società RD di Rocco Delfino, Ecoservizi S.R.L., Mc Metalli S.R.L., Cm Servicemetalli S.r.l., nonché della somma di 700.500 euro nei confronti di Rocco Delfino, Nucara Antonio Giuseppe e Alessio Alberto Gangemi

Cosca Piromalli gestiva filiera

La filiera dei rifiuti partiva da Gioia Tauro e arrivava fino al Nord Italia. A gestirla era la cosca Piromalli. È quanto emerge dall'operazione "Malapigna" condotta dai carabinieri forestali con il coordinamento del procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Gaetano Paci e dai sostituti della Dda Giulia Pantano e Paola D'Ambrosio. Con l'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Bellini, sono finiti in carcere esponenti di vertice della famiglia mafiosa ma anche imprenditori di riferimento della cosca Piromalli. L'epicentro del traffico di rifiuti sarebbe stato Gioia Tauro. Oltre all'associazione mafiosa, la Dda reggina ha contestato agli indagati pure il reato di disastro ambientale.

Arrestato l'avvocato Pittelli 

C'è anche l'avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vincenza Bellini nell'ambito dell'inchiesta "Mala pigna" coordinata dalla Dda di Reggio Calabria che ha fatto luce su un traffico di rifiuti gestito dalla cosca Piromalli. Pittelli è già imputato nel maxiprocesso "Rinascita-Scott" della Dda di Catanzaro.

Come nel processo "Rinascita-Scott", anche nell'operazione "Mala pigna" l'accusa per l'ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli è concorso esterno in associazione mafiosa. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata all'avvocato nella sua abitazione dove Pittelli si trovava agli arresti domiciliari. Dopo le formalità di rito, l'avvocato ed ex parlamentare sarà accompagnato nella casa circondariale.

Ruolo da "postino"

Pittelli, secondo l'accusa avrebbe anche svolto, è scritto nel capo di imputazione, un ruolo "da 'postino' per conto dei capi della cosca Piromalli, nella perizia balistica relativa all'omicidio del giudice Antonino Scopelliti", il sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione ucciso il 9 agosto del 1991 in un agguato a Campo Calabro, nel reggino, mentre rientrava a casa a bordo della sua autovettura. In particolare, l'ex parlamentare, secondo l'accusa, avrebbe sottoposto all'attenzione di un indagato, ritenuto "soggetto di estrema fiducia" della famiglia mafiosa Piromalli di Gioia Tauro, "una missiva proveniente da Antonio Piromalli finalizzata a far risultare un pagamento tracciato e quietanzato per il consulente tecnico che avrebbe dovuto redigere la consulenza per conto di Giuseppe Piromalli detto 'Facciazza' indagato quale mandante, in concorso con altri capi di cosche di 'ndrangheta e di Cosa nostra siciliana, dell'omicidio del giudice Scopelliti facendosi portavoce delle esigenze della cosca". In sostanza, per la Dda reggina, avrebbe pianificato "un sistema al fine di eludere la tracciabilità del denaro necessario alle strategie difensive, proveniente da profitti criminali".

Rifiuti interrati, valori sopra soglia 6.000% 

Rifiuti speciali, anche pericolosi, venivano interrati nel suolo, anche sotto terreni agricoli alcuni dei quali sono risultati gravemente contaminati da sostanze altamente nocive con valori che in alcuni casi sono arrivati al 6000% sopra il limite previsto con il concreto pericolo di contaminazione anche della falda acquifera sottostante.

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