Operazione “Via col vento”, le motivazioni del Riesame su scarcerazione sindaco di Cortale

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Lamezia Terme – Sono state depositate le motivazioni del Tribunale del Riesame di Catanzaro che, i primi di agosto, ha rimesso in libertà Francesco Scalfaro, sindaco del Comune di Cortale, coinvolto nell’operazione “Via col vento”, eseguita dai Carabinieri e diretta dalla DDA di Reggio Calabria, lo scorso 12 luglio, che avrebbe accertato l’infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori necessari alla realizzazione dei parchi eolici nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Scalfaro, 59enne, sindaco del comune del lametino, si trovava ai domiciliari perché, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe preteso a fronte del suo benestare alla realizzazione di alcuni interventi stradali nel territorio del Comune, l’assunzione di operai da lui indicati. Il mancato accoglimento di una sua richiesta avrebbe determinato la chiusura di un tratto di strada che aveva provocato ritardi nel cronoprogramma dei lavori. Secondo il Tribunale della Libertà di Catanzaro, che ha accolto l’istanza dei due difensori di Scalfaro, gli avvocati Leopoldo Marchese e Guido Contestabile, emergerebbe che “nessuna risultanza investigativa vi fosse d specifiche condotte, attive od omissive, di imposizione a carico dello Scalfaro e che, dunque, non vi era in atti alcun benché minimo indizio di colpevolezza che potesse giustificare una qualsiasi misura cautelare per il Sindaco di Cortale” come scrivono in una nota i due legali. “Si pone fine – sottolineano gli avvocati Marchese e Contestabile - ad una vicenda che ha sconvolto ingiustamente la vita personale e familiare di un uomo integerrimo come il dottor Scalfaro che si è sempre distinto, come uomo, come professionista e come Sindaco, per il suo rigore, la sua onestà e per il rispetto delle leggi” “fin da quando – aggiungono - ha rivestito la carica di Sindaco di Cortale è stato vessato dalla criminalità ed è stato vittima di numerosissimi atti di intimidazione, l’ultimo dei quali di pochi mesi fa, sempre regolarmente denunciati. Intimidazioni subite proprio per il suo rigore e la sua intransigenza, rivelandosi così un uomo lontano da ogni compromesso e soggiogamento della criminalità”. “Da ultimo si fa presente – concludono - che immediatamente all’annullamento dell’ordinanza, il Prefetto di Catanzaro ha revocato la sospensione dalla carica di Sindaco, rimettendo il dottor Scalfaro nelle sue piene funzioni”.

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