Operazione "Via col vento" per cosche infiltrate nell’eolico, Riesame: torna in libertà sindaco di Cortale

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Lamezia Terme – Torna in libertà Francesco Scalfaro, sindaco del Comune di Cortale, coinvolto nell’operazione “Via col vento”, eseguita dai Carabinieri e diretta dalla DDA di Reggio Calabria, lo scorso 12 luglio, che avrebbe accertato l’infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori necessari alla realizzazione dei parchi eolici nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. 

Scalfaro, 59enne, sindaco del comune del lametino, si trovava ai domiciliari: il Tribunale del Riesame di Catanzaro, (presidente Rabagliati, a latere Manna e Sorrentino) accogliendo l’istanza dei suoi difensori, gli avvocati Leopoldo Marchese e Giudo Contestabile, ha annullato l’ordinanza di misura cautelare, rimettendolo in libertà. 

I due legali hanno contestato, davanti al Tribunale della Libertà, “l’infondatezza della gravità indiziaria” e la “mancanza di gravi indizi oltre che di qualsiasi esigenza cautelare”. 

Secondo le indagini degli inquirenti, Scalfaro avrebbe preteso a fronte del suo benestare alla realizzazione di alcuni interventi stradali nel territorio del Comune, l’assunzione di operai da lui indicati. Il mancato accoglimento di una sua richiesta avrebbe determinato la chiusura di un tratto di strada che aveva provocato ritardi nel cronoprogramma dei lavori. 

Dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Lamezia, a seguito del provvedimento, a Scalfaro erano stati confermati i domiciliari: il primo cittadino, sospeso dall'incarico, con la decisione del Riesame, torna ora in libertà. 

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