Processo omicidio Pagliuso, in aula ascoltati alcuni testimoni per ricostruire gli spostamenti di Marco Gallo

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Catanzaro – È ripreso in Corte d’assise il processo scaturito dall’omicidio dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso che vede imputato il 36enne Marco Gallo (difeso dall’avvocato Siclari). Gallo è accusato di essere l'autore materiale del delitto. Nell’udienza di oggi, 15 settembre, è stato sentito il Maggiore dei Carabinieri Termini, della scientifica di Roma, che ha spiegato nel dettaglio l’identificazione della Bmw serie 3 touring, identica a quella dell’imputato, nonché del podista, la cui altezza sarebbe stata reputata compatibile con quella di Gallo. Ascoltato anche un altro testimone (secondo l’art. 507 c.p.p.  in merito all’ammissione di nuovi mezzi di prova) che ha riferito in aula in merito ai risultati del gps installato sull’auto di Gallo. Ciò avrebbe consentito di collocarlo nei pressi dell’abitazione dell’avvocato Pagliuso, anche nei giorni precedenti in occasioni degli appostamenti monitorati anche dalle telecamere di videosorveglianza.

Il processo, iniziato nel febbraio del 2019, proseguirà il 3 novembre con tutti i testimoni della difesa in quanto sia il Pm che le parti civili hanno rinunciato ai testi residui. Inoltre, l’esame dell’imputato è stato differito alla fine dell’istruttoria. 

Cinque anni fa l’omicidio dell’avvocato Pagliuso

Secondo quanto emerso dalle indagini, Gallo avrebbe studiato i movimenti del penalista, fingendosi un podista, per poi agire nella notte tra il 9 e il 10 agosto del 2016. L’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 22 mentre l'avvocato rincasava, nel cortile della sua abitazione in via Marconi.

Nei mesi scorsi, Gallo è stato condannato all’ergastolo in primo grado con l’accusa di essere il killer del fruttivendolo, Francesco Berlingieri, ucciso il 19 gennaio 2017 davanti al suo negozio in via Fiume a Sambiase e per il delitto del dipendente delle Ferrovie, Gregorio Mezzatesta, ucciso la mattina del 24 giugno 2017 a Catanzaro. Inoltre, nel giugno scorso, nell’ambito dl processo denominato “Reventinum” tenuto a Catanzaro, sono state emesse due condanne all’ergastolo per i presunti mandanti dell’omicidio di Francesco Pagliuso. 

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