Catanzaro – Nuovi passi giudiziari per il cosiddetto "gruppo storico della montagna" disvelato dall'operazione “Reventinum” scattata il 10 gennaio 2019. Sono state infatti concluse le indagini preliminari per 14 indagati da parte della Dda. Si tratta di uno stralcio dell’inchiesta. I primi di gennaio, infatti, per quanto riguarda la vicenda giudiziaria scaturita dall’omicidio dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso, si era tenuta l’udienza preliminare nel tribunale di Catanzaro per Pino Scalise, Luciano Scalise e Angelo Rotella, che hanno chiesto il rito abbreviato. Marco Gallo aveva invece chiesto il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio per l’udienza del 24 marzo 2020 davanti al tribunale collegiale di Lamezia Terme. L'accusa mossa nei suoi confronti è quella di associazione mafiosa. Per queste accuse le loro posizioni sono quindi state stralciate.
Ad alcuni dei 14 indagati (per i quali sono state chiuse le indagini) vengono mosse nuove accuse in merito a diversi casi di estorsione e tentate estorsioni che sarebbero state commesse ai danni di alcuni imprenditori che operano nelle zone montane del lametino. Dietro minacce alcuni di loro pretendevano di ottenere sconti e lavori.
Ora arriva quindi la chiusura indagini anche per Pino Scalise, Luciano Scalise, Andrea Scalzo, Angelo Rotella, Vincenzo Mario Domanico, Salvatore Domenico Mingoia, Cleo Bonacci, Eugenio Tomaino, Domenico Mezzatesta, Giovanni Mezzatesta, Antonio Scalise, Carmela Grande, Bruno Cappellano, Antonio Pulitano. A loro vengono contestati quindi anche i reati di estorsione e tentate estorsioni che sarebbero state commesse nei confronti di alcuni imprenditori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA