Tenta di rubare smartphone e aggredisce due giovani a Catanzaro, arrestato 22enne

foto-corso-catanzaro-2019_36de0.jpg

Catanzaro - Tentata rapina e lesioni personali ai danni di due giovanissime passanti. Nel pomeriggio di ieri, su corso Mazzini a Catanzaro, equipaggi della Sezione Volanti della Questura hanno proceduto all’arresto di un 22enne. In particolare, gli Agenti, transitando sulla via principale della città, hanno notato un giovane dal fare molto esagitato che, frettolosamente, si stava togliendo di dosso una felpa celeste, con cappuccio e, in maniera ossessiva, si guardava continuamente intorno. I poliziotti, insospettiti, gli si sono avvicinati per sottoporlo a controllo, mentre la Centrale Operativa, a seguito di segnalazione sul 113, ha comunicato che su Corso Mazzini, qualche minuto prima, vi era stato un tentativo di rapina ai danni di due ragazze ad opera di un giovane la cui descrizione coincideva con le caratteristiche, nei lineamenti e nell’abbigliamento, del soggetto individuato e bloccato dagli operatori.

Sul posto confluivano altre due Volanti, gli operanti hanno poi individuato l’esercizio commerciale in cui le due ragazze si erano rifugiate, impaurite, anche in ragione della loro giovane età. Le due hanno raccontato ai poliziotti che, mentre passeggiavano su corso Mazzini, erano state aggredite dal giovane che aveva tentato, con violenza di strappare lo smartphone che una delle due teneva in mano. Inoltre, una delle due lamentava un forte dolore al polso e, accompagnata al Pronto Soccorso, dove le è stata applicata un’ingessatura sull’avambraccio, con una prognosi di 21 giorni per distorsione, mentre l’altra, minorenne, non ha riportato alcuna lesione fisica.

Il giovane fermato, non in possesso di documenti d’identità, è stato accompagnato negli Uffici della Questura e, sottoposto a rilievi segnaletici della Polizia Scientifica, è stato identificato in M.B., 22enne di nazionalità marocchina, in possesso di regolare permesso di soggiorno, con precedente di polizia per porto abusivo di armi/oggetti atti ad offendere. È stato quindi stato arrestato e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA