Tifoso Vicenza offensivo verso calabresi: Daspo di 5 anni - Reazioni

polizia-2018-foto-archivo_c5c32_f5316_93313_17c27_4dcc2.jpg

Vicenza - È stato individuato dalla Disog di Vicenza e dalla Polizia Postale l'autore delle video registrato allo stadio Menti con frasi le frasi razziste e insulti rivolti, come "scimmie calabresi" e altre brutte frasi, durante il match Vicenza-Cosenza. Si tratta di un 22enne vicentino senza precedenti che ha già ottenuto nel pomeriggio di oggi un Daspo di 5 anni da ogni evento calcistico e il divieto di avvicinarsi allo stadio di Vicenza nel raggio di 500 metri. Sul fronte penale invece la Procura avvierà un indagine per il tenore delle espressioni pronunciate nel video poi rimosso dai social.

Reazioni

Occhiuto: "Bene Daspo contro tifoso Vicenza, adesso abbassare toni e pensare solo a sport"

“Identificato lo pseudotifoso del Vicenza che ha insultato i calabresi. Per lui Daspo per 5 anni e indagine penale della Procura. Bene così. Adesso, in vista della partita di venerdì, si abbassino i toni e si pensi ad una gara che deve essere solo competizione sportiva e nulla più”. Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Questore Vicenza: "Fatto grave"

"Ho disposto il Daspo per la durata di cinque anni in considerazione della gravità dei fatti, del contesto in cui il giovane ha espresso quelle frasi deplorevoli, delle modalità attuate e dei toni che ha usato, con il serio rischio di creare problemi di ordine e sicurezza pubblica". Lo dice all'ANSA il questore di Vicenza Paolo Sartori commentando l'individuazione del tifoso biancorosso che ha offeso con frasi razziste i supporter del Cosenza.

Zanettin (FI): "Giusto punizione severa"

"Faccio i complimenti al questore ed alla polizia di stato di vicenza che hanno immediatamente individuato e sanzionato con daspo l'incivile tifoso biancorosso , che ha pronunciato le gravissime offese al Cosenza ed ai calabresi diventate virali nei social" A dirlo il parlamentare azzurro vicentino Pierantonio Zanettin, tra i primi a biasimare l'accaduto. "Lo stadio non può essere considerato una zona franca - sostiene - e simili inaccettabili comportamenti vanno puniti con la massima severità".

© RIPRODUZIONE RISERVATA