Traffico di beni archeologici dalla Calabria all’estero, 123 indagati e 23 arresti

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Crotone – È in corso in Italia e all'estero un'operazione dei carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale, coordinati dalla Procura di Crotone, che ha portato all'esecuzione di 23 misure cautelari contro presunti componenti di una holding criminale che gestiva un ingente traffico di beni archeologici. I reperti, provento di scavi clandestini in Calabria, venivano esportati illecitamente fuori dall'Italia. Complessivamente sono 123 le persone indagate. Quattro dei soggetti coinvolti nell'inchiesta, secondo quanto riferito dai carabinieri, sono domiciliati all'estero. Le indagini, avviate nel 2017, hanno permesso di recuperare numerosi reperti archeologici, per un valore di alcuni milioni di euro. In corso anche decine di perquisizioni. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa nella sede del Comando provinciale carabinieri di Crotone, alla presenza del Procuratore Giuseppe Capoccia.

Procuratore: "Crotone è al centro di interessi mondiali per i tesori che ha"

"Crotone deve rendersi conto che è al centro di interessi internazionali e custodisce un tesoro, spesso i crotonesi se lo dimenticano, che accende gli appetiti illegali di mezzo mondo: per questo servono segnalazioni da parte di tutti che denuncino chi impoverisce questo territorio". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia nel corso della conferenza stampa per illustrare gli esiti dell'operazione "Achei" che ha smantellato una rete di trafficanti di beni archeologici. Il Procuratore ha poi sottolineato "l'efficacissima collaborazione in ambito europeo, per questa attività che apre scenari mai abbastanza indagati, di Europol ed Eurojust che hanno permesso perquisizioni in quattro stati Europei" "Qui la ricchezza - ha sottolineato il tenente colonnello Valerio Marra, comandante Gruppo carabinieri Tpc di Roma - sta sotto il terreno. Ricchezza che qualcuno ha cercato di violentare e di cancellare per sempre per farne un mercato illecito. Partiamo da questa premessa per capire la dinamica criminale di un'organizzazione strutturata e organizzata". Alla conferenza ha partecipato, in collegamento dalla sede di Eurojust de L'Aia, il magistrato Teresa Magno, mentre a Crotone era presente Miguele Villanueva, di Europol. "Questa di Crotone - ha detto Villanueva - è la più grande operazione di supporto investigativo in corso in Europa in materia di contrasto al traffico di beni culturali. Attività importante per la qualità dell'indagine, oltre che per il numero di persone arrestate".

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