Trovato il cadavere di un uomo nel cosentino, sospettato confessa

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Cosenza - Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato, nella notte, in un'abitazione di contrada Dattoli, a Rende, in una zona non lontana dall'Università della Calabria. Sul posto sono intervenuti la polizia, i vigili del fuoco e il medico legale per gli accertamenti del caso. La persona uccisa si chiamava Damiano Galizia, 31 anni. Dai primi esami, sembrerebbe che l'uomo sia stato ucciso a colpi di pistola.

Sospettato confessa, movente un debito

Ha confessato ed é stata fermata dalla Squadra mobile di Cosenza la persona che era stata condotta in mattinata in Questura nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Damiano Galizia, di 31 anni, il cui cadavere era stato trovato stamattina in un appartamento di Rende di cui l'omicida aveva la disponibilità. Il fermato é Francesco Attanasio, di 33 anni.

Il provvedimento di fermo é stato emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza a conclusione dell'interrogatorio cui Attanasio é stato sottoposto dal pm Giuseppe Visconti. Movente dell'omicidio, secondo quanto riferito dallo stesso fermato, sarebbe stato un debito di 17mila euro che Attanasio aveva nei confronti di Galizia e di cui quest'ultimo chiedeva da tempo il saldo.

Secondo quanto emerso, i due si sarebbero incontrati lo scorso 26 aprile nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza nord, per discutere di vicende personali. In quella occasione avrebbero parlato anche del debito che Attanasio aveva nei confronti di Galizia dallo scorso gennaio. Da allora Galizia aveva più volte chiesto la restituzione dei soldi, come in quest'ultima occasione. Le richieste avrebbero esasperato Attanasio che, per tale motivo avrebbe compiuto il gesto.

L'omicidio é avvenuto nel corso di un incontro tra Galizia e Attanasio sfociato ben presto in una lite al culmine della quale si é verificato l'assassinio. Attanasio, per compiere l'omicidio, ha utilizzato una pistola calibro 9 che portava alla cintola e con la quale ha sparato a Galizia da distanza ravvicinata. L'omicida, dopo avere confessato, ha fornito alla polizia le indicazioni per consentire agli investigatori di trovare il corpo della vittima.

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