Vaccino anti covid-19 e tamponi ad amici: indagato dirigente medico dell’Asp di Cosenza - VIDEO

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Cosenza – Il direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo, è indagato dalla Procura di Paola per avere somministrato indebitamente il vaccino anti Covid 19 a suoi amici e per aver sottoposto illegittimamente soggetti a lui vicini a tamponi per l'individuazione del virus nelle strutture che dirige. Il medico, avrebbe utilizzato, inoltre, a fini personali l’auto di servizio. Per questo motivo e, per altre illecite condotte, è stata emessa un’ordinanza di misura cautelare interdittiva a carico del dirigente medico dell’Asp di Cosenza. L’indagato si appropriava inoltre di presidi medici ospedalieri di proprietà dell’Asp di Cosenza che successivamente dispensava a terzi in virtù dei suoi rapporti personali.

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Nel corso della mattinata odierna i Carabinieri del Gruppo Tutela Salute di Napoli stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare interdittiva emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola su richiesta del Procuratore della Repubblica, Pierpaolo Bruni, nell’ambito di un’indagine svolta sotto la direzione del predetto Ufficio Inquirente dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cosenza. Sono in corso anche perquisizioni domiciliari oltre che acquisizioni documentali presso gli uffici della Pubblica Amministrazione.

Il provvedimento cautelare prevede l’applicazione della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di 12 mesi a carico di un dirigente medico, direttore sanitario dello SPOKE Ospedaliero di Cetraro-Paola e di altri uffici sanitari della provincia di Cosenza, poiché ritenuto responsabile del reato di peculato. Risulta indagato anche per truffa, falso in atti pubblici e turbata libertà nella scelta del contraente, oltre che per ulteriori ipotesi di peculato aventi ad oggetto farmaci ed altri presidi medici ospedalieri.

Le indagini, poste in essere dal Nas Carabinieri di Cosenza sotto la costante direzione del Procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni e protrattesi per oltre 10 mesi attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che a servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di acclarare una serie di condotte di peculato dell’auto aziendale poste in essere dal dirigente medico, il quale si è appropriato del veicolo in uso al presidio ospedaliero da lui diretto destinandolo al soddisfacimento di fini personali quali, solo per fare alcuni esempi, accompagnare amici e parenti in aeroporto, recarsi a fare acquisti presso il centro commerciale Ikea di Salerno, portare a pranzi e cene, anche fuori regione, i propri familiari ed altri soggetti a lui legati da vincoli personali, talune volte anche pernottando presso strutture alberghiere. Nel corso delle attività, inoltre, sono state documentate illecite condotte aventi oggetto l’effettuazione indebita, sin dal mese di giugno 2020, di tamponi molecolari per la ricerca del virus Covid19 a beneficio di numerosi soggetti a lui vicini e, in ultimo, anche l’indebita effettuazione di vaccini contro il virus su persone a lui legate da rapporti amicali.

I fatti oggetti dell’indagine verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che, in ossequio alla vigente normativa, verrà tenuta mediante l’applicativo Google Meet dal Procuratore della Repubblica di Paola e dal Comandante del Nas di Cosenza, alle 11.

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