“Il festival come cura omeopatica per le coscienze”, Trame torna a Lamezia dal 20 al 24 giugno – VIDEO

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Catanzaro – A cosa serve il Festival Trame in una città come Lamezia che per la terza volta in venticinque anni è stata sciolta per infiltrazioni mafiose? Il direttore artistico Gaetano Savatteri e tutta la Fondazione se lo sono sentiti chiedere più volte di recente, perché la sfida dell’ottava edizione, quest’anno, si fa ancora più difficile e impegnativa. Scadere nella retorica è un attimo e Savatteri ci tiene a chiarire le cose: “Il festival non serve ad aprire inchieste, arrestare persone, fare diventare tutti santi e tutti buoni, eliminare le mafie, ma serve come una sorta di lenta cura omeopatica per le nostre coscienze.

Con piccoli gesti e piccole scelte di vita quotidiana - ha aggiunto - ciascuno può fare la propria parte per la legalità, anche attraverso la cultura e l’informazione. Trame è un luogo di dibattito anche scomodo e irriverente in un contesto dove il rischio della retorica è sempre annidato, ma anche questa è per noi la sfida”.

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Il festival dei libri sulle mafie organizzato a Lamezia dal 2011 arriva alla sua ottava edizione in un momento piuttosto difficile per la città commissariata dallo scorso mese di novembre. Dal 20 al 24 giugno si rinnova così l’annuale appuntamento fatto di dibattiti e testimonianze sul fenomeno mafioso, dove ad incontrarsi saranno giornalisti, scrittori, studiosi, magistrati che come ogni anno attireranno pubblico e giovani volontari, circa un centinaio da ogni parte d’Italia per provare a risollevare almeno, con la cultura, una terra che spesso sembra non voler imparare dai suoi errori.

“Il coraggio di ogni giorno”

I particolari del programma sono stati svelati quest’anno dalla Fondazione Trame nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, alla presenza, appunto, di Gaetano Savatteri, consolidato direttore artistico del festival, Armando Caputo, presidente della Fondazione, Tommaso De Pace, direttore, Fabio Truzzolillo, coordinatore del progetto portato avanti nelle scuole e Maria Francesca Corigliano, assessore alla cultura della Regione. Saluti sono arrivati da parte del commissario prefettizio di Lamezia Francesco Alecci e di Anna Lapini, partner per Confcommercio.

“Il coraggio di ogni giorno”, la forza quotidiana degli invisibili, dei giusti che esercitano la loro onestà senza slogan né eroismi, a queste donne e questi uomini Trame dedica l’ottava edizione del festival che ospiterà tra Chiostro, Piazzetta San Domenico e Palazzo Nicotera, innumerevoli dibattiti, spettacoli, anteprime e personaggi come Nicola Gratteri, Giovanni Bombardieri, Gioacchino Criaco, Nando Dalla Chiesa, Giancarlo Caselli e Giovanni Tizian.

L’inchiesta di "Panorama" su Lamezia

Dal racket della droga sino al dramma dei profughi, al terrorismo e agli affari sporchi della ‘ndrangheta. Sulla città  invece, verrà dedicato l’appuntamento conclusivo di domenica 24 giugno a Palazzo Nicotera: “L’inviato in piazza”, inchiesta di Carlo Puca (Panorama) su Lamezia Terme con coordinamento di regia da parte di Giuseppe Di Pasquale.

Trame tutto l’anno nelle scuole

E il percorso di Trame, come evidenziato anche dal direttore della Fondazione, Tommaso De Pace, non si è mai fermato ai giorni del festival, lavorando invece per tutto l’anno e incessantemente nelle scuole con un progetto ad hoc per gli studenti delle elementari e superiori. “Abbiamo incontrato quasi mille di loro – ha spiegato il coordinatore del progetto Fabio Truzzolillo – per delle iniziative che sono state variate in relazione all’età degli studenti. Trame off – ha proseguito – è stato negli istituti superiori un vero e proprio spaccato del festival nelle scuole, mentre dagli incontri con gli studenti delle elementari ne è nato un laboratorio di scrittura creativa per raccogliere il punto di vista dei bambini sulla mafia”.

Anche l’assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano ha sottolineato l’importanza del radicamento di Trame all’interno degli istituti scolastici, portando i saluti del governatore Oliverio. “Bisogna provare a uscire dallo stereotipo che ha contrassegnato la nostra regione per lunghi anni, quella di una terra di 'ndrangheta. Oggi – ha proseguito l’assessore - la dimensione mondiale del problema ci fa capire che non riguarda un solo territorio ma abbraccia un fenomeno molto più vasto che appartiene all’uomo. Un grazie – ha concluso – va anche ai tanti impreditori che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e stare nella nostra terra, credendo nel suo sviluppo e investendo sul territorio”.

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Caputo: “A Lamezia si torni a votare con la massina attenzione”

“Il coraggio di ogni giorno, slogan di questo anno – spiega infine il presidente della Fondazione Armando Caputo – è quello che abbiamo sempre avuto negli anni come associazione antiracket, mai ad ogni modo legato alla paura. L’impegno che quest’anno ci abbiamo messo è stato ancora più forte, per dare coraggio alle tante persone sfiduciate da questo ennesimo scioglimento del consiglio comunale. Speriamo che la gente finalmente capisca che quando si va a votare lo si faccia con la massima attenzione, perché tre volte in venticinque anni sono troppi. Sarà sì un festival complicato, ma che speriamo divenga il motore di una rapida ripartenza”.

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Alessandra Renda

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