Lamezia, approfondimento su bullismo e cyberbullismo all’Istituto comprensivo di Sant’Eufemia

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Lamezia Terme -  Un modo per presentare ai ragazzi sotto tutte le possibili sfaccettature un fenomeno in crescita che li riguarda molto da vicino: questo il senso dell’evento formativo su bullismo e cyberbullismo tenutosi presso l’Istituto comprensivo statale di Sant’Eufemia, nel quale è stato presentato il libro “Il fragile bullo” dell’avvocato Rita Fulelli, presidente dell’associazione “Universo Minori” che da sempre si occupa delle problematiche legate al mondo dei più giovani, e da un punto di vista non solo legale. Insieme a lei, al tavolo dei lavori, l’onorevole Angela Napoli, presidente dell’associazione “Risveglio Ideale”, il Procuratore aggiunto del Tribunale di Cosenza Marisa Manzini, la dottoressa Anna Fazzari, psicologa e presidente dell’associazione C.L.E.S. onlus, e la responsabile dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Lamezia Terme Maria Gaetana Ventriglia.

Ad emergere come fatto nuovo, nel quadro di un fenomeno sociale esistente da sempre ma che solo da poco è oggetto di studio e costituisce reato, è la sostanziale somiglianza fra le problematiche della vittima e quelle dell’autore dei soprusi: “La personalità del bullo e quella del bullizzato poggiano molto spesso sulle stesse fragilità”, dice infatti la Fazzari. Una fragilità fatta di scarsa autostima, che spinge l’uno a cercare di imporsi per dimostrare un potere che in realtà non ha e l’altro a subire, spesso in silenzio, le angherie e la sopraffazione. 

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“Ma la vittima non deve tacere, perché così facendo non fa il suo bene né quello di chi la prevarica” sottolinea la Napoli. Unanime l’invito a denunciare, a non chiudersi, valido anche per gli eventuali testimoni, troppo spesso indifferenti o conniventi, che secondo la Ventriglia “sono l’ago della bilancia”.

Parlare con un adulto è infatti la migliore delle ribellioni, soprattutto oggi che la legge sostiene adeguatamente chi decide di reagire. “In particolare la Legge nr.71/2017 – ha spiegato il Procuratore aggiunto Manzini - che obbliga prima di tutto ciascun dirigente scolastico ad individuare nel proprio istituto un insegnante con il compito di fare da referente rispetto alle forme di prevaricazione che si verificano nelle classi. Ma che dà anche la possibilità a qualsiasi ragazzo sopra i 14 anni di rivolgersi ai gestori dei siti che mostrano frasi o contenuti offensivi, per chiedere di rimuoverli o oscurarli. È inoltre prevista per legge ai ragazzi la possibilità di presentarsi personalmente in Questura per richiedere una procedura di ammonimento nei confronti del bullo”.

Considerando le forti conseguenze legali, fisiche, psicologiche del fenomeno, è dunque importantissima la prevenzione, che deve coinvolgere la scuola, la famiglia, le Istituzioni, per il futuro benessere sociale dell’intera collettività: “Quando c’è il rispetto reciproco si vive e si cresce come cittadini consapevoli, nella legalità”. - dice ancora la Napoli. I proventi del libro della Tulelli, una raccolta di storie tratte dalla vita reale di Serena, un avvocato che si muove quotidianamente nel mondo dei minori, saranno devoluti all’Istituto penale per Minori di Catanzaro e all’azienda sanitaria Pugliese-Ciaccio. 

Giulia De Sensi

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