Lamezia Terme - Si è concluso all’istituto scolastico Borrello-Fiorentino il Maggio dei Libri, con la presentazione del saggio “Scienza e Letteratura a confronto”, di Antonietta Vincenzo e Antonella Mongiardo. Un vivace dibattito ha caratterizzato l’evento di chiusura del Maggio dei Libri, campagna di sensibilizzazione alla lettura, alla quale anche quest’anno la scuola di Sambiase ha aderito, aprendosi al territorio con prestigiose iniziative, organizzate dalle docenti Marinella Gambino e Maria Giovanna Di Cello, referenti della biblioteca scolastica. L’incontro, moderato dalla giornalista Lina Latelli Nucifero, si è aperto con il saluto del preside Lorenzo Benincasa, il quale ha espresso soddisfazione per la partecipazione di pubblico registrata in tutte le attività del Maggio, che hanno spaziato dalla letteratura all’arte, alla storia, alle lingue straniere. Il dirigente scolastico ha sottolineato, in particolare, l’importanza del tema dell’ultimo incontro: l’interdisciplinarità e la trasversalità del sapere. Lina Latelli ha presentato le ospiti, Antonietta Vincenzo, docente di scienze naturali e autrice di noti romanzi e libri di divulgazione scientifica e Antonella Mongiardo, giornalista e docente di matematica.
Il seminario ha riproposto una questione che da sempre è al centro del dibattito culturale. Scienza e letteratura: due mondi vicini o lontani? Antonella Mongiardo, nel presentare il saggio, ha spiegato: “Nonostante le recenti disposizioni legislative spingano in questa direzione, i collegamenti tra le discipline restano, purtroppo, un punto debole della didattica. Perché c’è la tendenza a tenere separate le discipline umanistiche e quelle scientifiche, come se fossero due mondi distanti, senza punti di contatto e possibilità di collegamento”. Si è, poi, soffermata sulla complementarietà e l’interazione dinamica che esiste tra i vari ambiti della conoscenza, mettendo in risalto che: “Anche la matematica, ritenuta spesso e ingiustamente una disciplina fredda e astratta, presenta affascinanti collegamenti con altri ambiti del sapere, dalla fisica, alla biologia, all’architettura alla musica”.
Antonietta Vincenzo ha sviluppato un percorso che ha toccato le principali tappe del pensiero scientifico e letterario, dal mondo classico al Novecento, passando in rassegna uomini di scienza e scrittori antichi e contemporanei, da Platone a Dante, da Galileo a Leopardi, a Calvino, Svevo, Levi, ai moderni autori di fantascienza. Ha ricordato, inoltre, importanti scrittori nei quali hanno trovato un punto di convergenza sapere umanistico e scientifico. Tra questi Charles Percy Snow, fisico e romanziere, il quale fu il primo a denunciare, nel saggio “Le due culture”, la frattura tra la cultura umanistica e quella scientifica. “Frattura che – ha spiegato- era motivo di grande preoccupazione per Snow, il quale vedeva in questa scissione la possibile causa di effetti disastrosi per le sorti dell’umanità”. La Vincenzo ne ha così spiegato le ragioni: “Un diverso atteggiamento tra intellettuali, fatalisti sul futuro dell’uomo, e scienziati, decisamente ottimisti nel trovare soluzioni e rimedi, poneva le due fazioni su fronti opposti. Gli intellettuali, inclini a chiudersi a qualsiasi dialogo con l’altra parte, rappresentavano un pericolo. In un’epoca in cui la scienza determinava gran parte del destino umano, cioè se vivere o morire, gli scienziati conoscevano le potenzialità dei mezzi a disposizione, che sfuggivano, invece, a coloro cui spettava prendere decisioni. I quali, anche oggi, non sanno se certe scelte sono buone o cattive. Ecco perché è di importanza vitale la comunicazione con la scienza”.
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