Lamezia, continuano le attività del gruppo Arte_ficio al liceo Fiorentino

Webinar Arteficio-Liceo-Fiorentino-05.03.2021-.jpg

Lamezia Terme – Il 2 marzo si è tenuta, in modalità meet su J-suite di Google, la cerimonia di premiazione del Concorso 'Inside', bandito dal gruppo Arte_ficio del Liceo Classico Artistico F. Fiorentino di Lamezia Terme. Il bando, divulgato nel mese di dicembre, prevedeva la partecipazione delle scuole medie del territorio lametino, con elaborati artistici, contenuti in una scatola. Le scatole, in una sorta di interno definito, avrebbero dovuto raccontare questo tempo sospeso, di lunghi lockdown che si alternano a brevi periodi di aperture. All’incontro, scrivono dall’istituto, sono state invitate le scuole medie che hanno partecipato all’iniziativa.

Dopo i saluti del dirigente del Liceo Fiorentino Nicolantonio Cutuli, che ha sottolineato l’originalità delle proposte pervenute, ha preso la parola il dirigente dell’istituto comprensivo di Maida, Giuseppe De Vita, che ha espresso la propria soddisfazione per la specificità dell’iniziativa. Gli organizzatori hanno ribadito la necessità di creare occasioni e gesti che aiutino ad interpretare il tempo speciale che stiamo vivendo. ‘Inside’, tradotto letteralmente ‘in Dentro’, costituisce una piccola riflessione su questo periodo con il linguaggio dell’arte, “un linguaggio - aggiungono - che ci fa cogliere il senso profondo di ciò che ci circonda, oltre le parole, e ci aiuta ad essere comunque vivi e creativi”. Le attività, che il gruppo Arte_ficio del liceo Fiorentino svolge ormai con appuntamenti annuali, hanno subìto un rallentamento, anche se nessuna delle attività programmata è stata annullata, come dicono gli organizzatori del concorso: “Abbiamo cambiato le modalità: ciò che si faceva in presenza si sta facendo in digitale, come la mostra Artealfemminile realizzata a novembre. La mostra Inside, in corso di allestimento, presenterà una sezione dedicata agli elaborati del concorso e le altre sezioni ospiteranno i lavori sullo stesso tema realizzati dagli alunni del liceo.”  Una breve anteprima è stata presentata proprio nel corso dell’incontro.

Si è poi passati alla premiazione virtuale assegnando il primo alle classi prima e seconda media di Feroleto, seguite dalla professoressa Vittoria Russo, per l'entusiasmo e la cura che hanno profuso in un momento molto difficile. Gli alunni hanno realizzato le opere documentando tutte le fasi dall’ideazione alla realizzazione, attraverso video, foto e relazioni finali. Nel conferire il premio gli organizzatori hanno ringraziato la professoressa Vittoria Russo e gli alunni: Alessandra, Alessia, Beatrice Fazio, Felicia, Gemma, Giuseppe, Joe Raffaele, Mario, Paolo, Rosy, Sara, Sofia, Sonia Edelwais,Valentino, Valerio, Veronica, sottolineando “Siamo arrivati al quarto anno di organizzazione di concorsi, ma è la prima volta che una docente delle scuole medie accetta la sfida da noi lanciata attraverso un concorso e la trasforma in un'attività di classe. Quando aprendo le mail abbiamo visto la provenienza, ci siamo commossi. Questo è una modalità creativa di continuità didattica”.

Il secondo premio ex equo va alle alunne Beatrice Macrì della scuola media di Maida per il tema proposto: “Piccoli uccelli chiusi a loro volta in piccole scatole trasparenti in uno scorcio di città silenziosa e deserta. Una metafora della condizione di lockdown: si percepisce una visuale libera e una visione completa sul mondo attraverso i media, ma non si può andare oltre la soglia”.  E all'alunna Eliana Barletta dell'IC di Falerna Nocera per il suo The space in a box “per aver descritto nel limite di una piccola scatola lo Spazio di per sé illimitato. Come se, nella condizione di separatezza, si trovasse la Terra con tutto l'Universo”. Il terzo premio è stato attribuito alla classe di Soveria Mannelli, agli alunni Chiara, Noemi, Salvatore, Joe, sempre seguiti dalla prof.ssa Russo.  Tutti i lavori pervenuti sono interessanti e stimolanti e ogni alunno ha evidenziato un bisogno, una privazione. Spesso il tema è stato trattato con crudo realismo, qualche volta si intravede anche una via d’uscita, una speranza, un arcobaleno. Pertinenti sono anche i titoli che i ragazzi hanno scelto: Riflessi urbani, Mondo prigioniero, Feste in quarantena ecc. Nei saluti finali si è notata, al di là dello schermo, la contentezza dei ragazzi per l'attenzione che hanno ricevuto: i lavori che hanno prodotto sono stati considerati. Basta questo per capire che l’arte, svelando la fragilità umana, può essere antidoto e vaccino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA