Lamezia: Giornata europea contro la tratta, proiettato documentario “Che la maledizione sia dannata”

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Lamezia Terme – Lo scorso marzo Oba Eware II ha pronuncia l’editto di annullamento di ogni giuramento dei riti voodoo e una maledizione contro chi tende a far prostituire le donne nigeriane. Niente più schiave del sesso, dunque, con l’azione di estremo cambiamento ad opera del sacerdote re di Benin City. Il rito che, nella fattispecie consiste nella raccolta di frammenti biologici delle giovanissime nigeriane, unghia, peli, capelli, e nel conseguente ricatto al sesso, previa maledizione su di esse e sulle loro famiglie, ha permesso per lunghi anni la consumazione di uno dei più grandi crimini contro l’umanità, la violazione più grave dei diritti fondamentali dell’essere umano.  Queste ragazze, infatti, si sono trovate spesso plagiate, ingannate, con la falsa promessa di un futuro migliore, che non arriverà mai. Molte di loro, però, ce l’hanno fatta e il passato, con l’aiuto di assistenza psicologica e legale, lo si tenterà di rimuovere per sempre.    

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Ne hanno riparlato, ieri sera, al Chiostro Caffè Letterario alcune operatrici della Comunità Progetto Sud, nell’ambito della 12° Giornata europea contro la tratta. #Liberailtuosogno, questo l’hashtag attraverso cui infondere speranza, inclusione, resistenza.  A dare rilievo a questa giornata, curata dall’Associazione Comunità Progetto Sud, Il Delta Cooperativa Sociale, Associazione Mago Merlino, la proiezione del documentario “Che la maledizione sia dannata” di Laura Ghiandoni e Gianluca Reggiani, prodotto nell’ambito di un progetto promosso dalla Fondazione Basso. È il racconto dei cambiamenti avvenuti dopo l’editto dell’Oba, autorità religiosa di Benin City in cui si è espresso contro i trafficanti di esseri umani il 9 marzo 2018. “Il progetto Incipit è realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dip delle pari opportunità – dice l’operatrice Maria Elena Godino – Progetto In.c.i.p.i.t. Regione Calabria per l’identificazione, protezione ed inclusione sociale delle vittime di tratta. Progetto regionale per la lotta alla tratta di esseri umani”.  All’interno dell’Unione Europea la tratta di esseri umani rappresenta un fenomeno sempre più preoccupante. Questo crimine, spesso sommerso, coinvolge in Europa circa un milione di persone, secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Tutti i casi di sospetto grave sfruttamento possono essere segnalati tramite il numero verde nazionale 800290290 in aiuto alle vittime di tratta.

                                                                                                                                                                                                                                                  V.D. 

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