Lamezia, il 23 aprile Giornata Mondiale del libro e partenza "Maggio dei Libri 2021": pubblicato report “La biblioteca per te”

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Lamezia Terme - L'unesco ha dichiarato il 23 aprile di ogni anno Giornata Mondiale del Libro, perché è il giorno in cui morirono nel 1616 due scrittori considerati i pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Don Chischiotte, Amleto, Otello, Re Lear, sono tutti personaggi che prendono forma dal genio di questi due scrittori e che, da allora, ci sono familiari. In tale occasione è stata realizzata l'indagine "La biblioteca per te" nata anche per richiamare l'attenzione del pubblico e delle forze politiche, sociali e culturali, sull'importanza delle biblioteche pubbliche e dello sviluppo della lettura e sulla necessità di puntare ad un loro sviluppo e potenziamento nell'immediato futuro. 

Il 23 Aprile prende anche il via il "Maggio dei Libri 2021", storica rassegna nazionale di incontri con autori, presentazioni di libri e manifestazioni culturali che, anche quest'anno pur con le limitazioni imposte dalla pandemia del Covid19, vedranno la partecipazione del Sistema Bibliotecario Lametino e delle biblioteche della città di Lamezia Terme e del comprensorio.

“La biblioteca per te”, spiegano in una nota: rappresenta la più vasta indagine mai realizzata in Italia sul ruolo che le biblioteche di pubblica lettura hanno nella vita delle persone, sia a livello sociale che culturale. Promossa dalla Rete delle Reti - in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e con la Direzione scientifica di BIBLAB, il Laboratorio di biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche dell’Università di Roma Sapienza – l’indagine chiusa alla fine di marzo fornisce una interessante mappatura dei bisogni e delle attese delle comunità cittadine rispetto ai servizi offerti dalle biblioteche locali. Un’analisi che consentirà di modellarle sempre più sui desideri delle collettività.

In quattro mesi, a cavallo fra dicembre e marzo, 67250 persone, utenti delle biblioteche civiche italiane, hanno risposto a un questionario fatto di domande semplici - quale biblioteca frequenti, quali servizi utilizzi, quali orari preferisci – ma, anche, personalizzate con approfondimenti che invitavano l’interlocutore ad esprimere liberamente il proprio sentire: “Cosa è per te la tua biblioteca” oppure “In questi periodi …. quanto hai sentito la mancanza della biblioteca?”.

Ed è proprio in questa sezione che emergono considerazioni importanti che richiamano i concetti di benessere e qualità della vita delle persone. Piccole storie, narrazioni brevi che definiscono appieno il sentimento indotto nelle persone da una biblioteca (aperta), che nella frequentazione viene identificata come luogo libero, protetto, prossimo e familiare, dove nutrire relazioni sociali positive e crescere culturalmente (ved. box).

Nei numeri realtà e futuro

Frequentazione e Prossimità: “Il 94,55% degli intervistati ha confermato di frequentare la biblioteca pubblica. Per molti di loro è una destinazione di prossimità: i due terzi, infatti, hanno dichiarato di impiegare meno di 15 minuti per raggiungerla. In un’ottica urbanistica è una riconferma, se necessaria, della valenza del modello Città dei 15 minuti, adottata a Parigi, Barcellona e Milano. Con l’auspicio che i luoghi del lavoro, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, dello shopping, dell’intrattenimento e della cultura possano davvero essere tutti raggiungibili entro 15 minuti da casa propria a piedi o in bicicletta. E quale luogo di cultura prossimo e vicino lo è più di una biblioteca?”

Identità: “Tra coloro che si dichiarano frequentatori, una buona parte, oltre il 35%, sottolinea che la biblioteca è certamente luogo del libro e della cultura ma è soprattutto il simbolo, l’elemento identitario, il punto di riferimento della città.

Mancanza: “Alle considerazioni riguardanti lo spirito identitario di una biblioteca, si aggiunge la reazione degli intervistati alla domanda su quanto abbiano influito le recenti chiusure parziali o totali delle biblioteche. Dando un valore alla sensazione di “mancanza”, in una scala da 1 a 10, più del 30% delle persone ha espresso il massimo livello, 10 su 10, per un altro 25% il valore è 8 su 10.

Familiare: “Le donne della fascia di età 35-44 anni, in particolare, hanno dichiarato di frequentare la biblioteca anche per portarci i propri bambini, riconoscendo così un canale di arricchimento culturale sia per se stesse sia per la famiglia”

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