Lamezia, "Il futuro dei piccoli Comuni" inaugura Istituto di Cultura Politica “Sen. Giuseppe Petronio”

foto-04182018-074201.jpg

Lamezia Terme - Ha inaugurato l’apertura dell’Istituto di Cultura Politica “Sen. Giuseppe Petronio” l’incontro dal titolo “Il futuro dei piccoli Comuni: da aeree deboli a Comunità intelligenti” che ha presentato prospettive e difficoltà di sviluppo dei piccoli centri, con particolare riferimento alla nostra regione, senza dimenticare di inquadrare il tema in un contesto socioeconomico più ampio e complesso.

Al tavolo dei lavori, coordinati dal direttore dell’Istituto dottor Emilio Mastroianni, e introdotti dai saluti della figlia del Senatore Petronio Maria Elena e del prefetto Alecci, sono intervenuti il professor Francesco Aiello, docente di Politica Economica all’Unical, la professoressa Concetta Fallanca, docente di Progettazione Urbanistica all’Università di Reggio Calabria e il professor Vincenzo Falcone, docente di Politica Economica dell’Unione Europea all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Ad emergere è un quadro passibile di essere osservato da diverse angolature, ricco di eventuali prospettive per il futuro ma nello stesso tempo fitto di drammatici problemi dalle ricadute apparentemente ineluttabili.

“Se non interviene un break strutturale da qui a 20 anni si presenterà in Calabria un cosiddetto “equilibrio di sottosviluppo”, ovvero un panorama di povertà diffusa”, dice Aiello, evidenziando il trend di spopolamento che coinvolge i piccoli comuni e i loro maggiori carichi rispetto alla gestione della spesa pubblica, che ne incoraggerebbero l’aggregazione.

Si focalizza invece sulla possibilità della messa in atto di buone pratiche l’intervento della Fallanca, che propone la valorizzazione dei borghi visti nelle loro peculiari diversità e dunque nella loro “ricchezza identitaria e culturale”. Tira le fila Vincenzo Falcone, che inquadra una Calabria pressoché sconosciuta in Europa, “una donna bellissima ma malvestita e sporca, che quindi non attrae”: bisogna dunque “essere uniti nella diversità”e superare il marcato individualismo che contraddistingue i Calabresi.

Un incontro partecipato, che senza dubbio rappresenta un buon inizio per l’Istituto dedicato alla memoria del Senatore Petronio: un entità che sceglie come oggetto la cultura politica in quanto, secondo le parole di Mastroianni, “è la forma più alta di cultura, perché si misura nei rapporti con gli altri e fa comunità”. L’Istituto “non lavorerà per nessun partito politico ma si propone di diffondere i semi di una nuova giovane classe dirigente”, scopo in cui lo stesso Petronio aveva investito anni d’impegno, facendosi anche firmatario e relatore di maggioranza della Legge che consentì la creazione di ben due poli Universitari in Calabria.

Giulia De Sensi

© RIPRODUZIONE RISERVATA