Lamezia: il mondo della scuola moderna e il mestiere di maestro nel libro “Cuore 2.017” di Gianni Scardamaglia

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Lamezia Terme - Una full immersion nel mondo controverso della scuola moderna ma soprattutto la storia di un uomo innamorato del suo mestiere di maestro, nel nuovo libro di Gianni Scardamaglia “Cuore 2.017”, presentato nell’auditorium dell’Istituto comprensivo Perri-Pitagora dove l’autore ha prestato servizio negli ultimi anni di carriera, fino al 2016. Ed effettivamente il numero contenuto nel titolo notifica in realtà quello che è il primo anno trascorso dallo scrittore lontano dalla scuola - dove Scardamaglia, dopo ben 44 anni di carriera, ha appunto “lasciato il cuore”. Così viene scansato l’inevitabile e forse scontato riferimento a De Amicis, anche se s’intravede qualcosa di indiscutibilmente poetico e passionale in quest’opera composita, a metà tra saggio, autobiografia e satira, che difende una scuola vera più che buona, fondata sul passato e sulla tradizione ma aperta alle nuove tecnologie, che forma primariamente lo spirito critico dei cittadini di domani. Un libro che delinea e discute la figura dell’insegnante, trattando la relazione educativa, la relazione docente – genitore, l’interculturalità della scuola, la legge 107.

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Ne hanno discusso con l’autore, moderati dalla giornalista Ketty Riolo, Bruno Porcelli, docente vicario del Perri-Pitagora, Vincenzo Saladini, già dirigente del Liceo Galilei e del Campanella, Gianna Villano, docente del Perri-Pitagora, e Simonetta Blandino, dirigente dell’Istituto tecnico De Fazio. Ognuno ha offerto attraverso la propria esperienza un’interpretazione e una ricetta diversa per rendere migliore il mondo della scuola, ma tutti sono stati concordi nel delineare un quadro dell’autore decisamente coerente: una persona umile, pacata, sempre disponibile al confronto, capace di lasciare ovunque una testimonianza forte a livello didattico e umano.

E anche il sindaco Mascaro, presente all’evento con l’onorevole Magno, ha reso di Scardamaglia il medesimo ritratto, avendo avuto l’opportunità conoscerlo per la sua attività sportiva in ambito calcistico e avendone sempre apprezzato le doti di empatia e sensibilità nei confronti dei ragazzi. “ Se non vi chinate a guardarli negli occhi – conclude l’autore parlando degli allievi – non potrete mai aiutarli.” Ad allietare la serata gli intermezzi musicali del maestro Orlando Vescio"

Giulia De Sensi

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