Lamezia, la Polizia di Stato ospite al Galilei per dire “No” al bullismo

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Lamezia Terme - Bullismo e cyberbullismo sono sempre più drammaticamente presenti nella vita dei più giovani. Tutte le istituzioni scolastiche sono chiamate a diventare parte attiva nella realizzazione di campagne che dicano “No” a tali fenomeni, dedicando la giornata del 7 febbraio ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti, ma a tutta la comunità. Il Liceo “G.Galilei”, diretto dalla dirigente scolastica Goffredo, da sempre sensibile a problematiche proprie del mondo adolescenziale, ha realizzato un incontro rivolto agli studenti del biennio, in collaborazione con la Polizia di Stato di Lamezia Terme, nella persona del vicecommissario Ventriglia. A partire dalla base giuridica che configura comportamenti ascrivibili al bullismo e al cyberbullismo, l’incontro, attraverso la discussione e la visione di filmati realizzati dalla Polizia di Stato, ha posto l’accento su un nodo cruciale del fenomeno, che rispecchia una realtà sociale e antropologica più complessa: la banalità del male.

Prendere in giro un coetaneo, registrare in un video insulti e offese e condividere quelle immagini in rete non è uno scherzo, perché nello scherzo ci si diverte tutti insieme e non si ferisce nessuno. A partire dall’esperienza diretta sul campo, il vicecommissario Ventriglia ha presentato la complessità di un fenomeno, che va dal possibile disagio che spinge il bullo ad attirare su di sé l’attenzione attraverso la violenza, alla solitudine e alla frustrazione, talvolta disperata, della vittima di bullismo e cyberbullismo. Vergogna, paura di fare la spia o timore di ritorsioni, infatti, creano intorno alle vittime un muro di silenzio, che finisce con il soffocare la dignità della persona umana.  Per questo la scuola e le forze dell’ordine, insieme alle famiglie, devono attivarsi per realizzare una rete a sostegno dei nostri ragazzi. È questo il messaggio che parte dal Liceo Scientifico “Galilei” di Lamezia Terme e si unisce al coro che in tutta la nazione, oggi, dice “No” al bullismo e al cyberbullismo.

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