Lamezia, lo scrittore Mimmo Gangemi incontra gli studenti del liceo Classico

classico-12182017-194601.jpg

Lamezia Terme - Questa mattina, nella biblioteca del liceo classico artistico “F. Fiorentino”, in occasione della “Giornata internazionale per i diritti dei migranti”, gli studenti hanno incontrato lo scrittore calabrese Mimmo Gangemi, autore di romanzi di successo come “Il giudice meschino” ( Einaudi, 2009 ) e “La signora di Ellis Island” (Einaudi, 2011 ). Proprio questo libro, vero capolavoro della vasta produzione narrativa dell’autore, è stato posto al centro del dibattito odierno,  per via delle sue stringenti relazioni con il tema della giornata. Infatti, tutta la prima parte del romanzo, la sezione “americana”, descrive il viaggio della fortuna ed il difficile soggiorno negli States di alcuni emigranti calabresi agli albori del Novecento. L’iniziativa, molto riuscita e partecipata, è stata organizzata dal rappresentante degli studenti, Luca Giacobbe, il quale ha sintetizzato, in maniera efficace e con opportuni riferimenti letterari, quella che egli stesso ha definito “la struttura ad anello” del romanzo, passando in rassegna anche i diversi contesti ambientali entro cui la storia si dipana, dalle miniere del Nuovo Continente alla vita di trincea lungo l’Isonzo, dalla Roma fascista all’esperienza coloniale in Africa, fino all’inevitabile nostos che conduce all’originaria Calabria.

Il professore Vittorio Ruberto, invece, dopo aver presentato l’autore al pubblico presente, ha inteso sottolineare l’importanza della giornata, ricordando a tutti come, in fondo, la Calabria, oggi, oltre a rappresentare un territorio centrifugo, costituisca anche un luogo di accoglienza, nonostante che la storia recente dimostri come la convivenza con gli immigrati non sia sempre agevole ( Rosarno docet ). Il docente ha poi riconosciuto i grandi meriti di un romanzo come La signora di Ellis Island, “una sorta di Cent’anni di solitudine in versione calabrese, un moderno e straordinario epos regionale a cui dovrebbe spettare di diritto un posto privilegiato nella biblioteca di ogni lettore calabrese”. Da parte sua, l’autore, ha ringraziato gli astanti per la calorosa accoglienza ed ha risposto con dovizie di particolari alle numerose domande che gli sono state rivolte soprattutto dai giovanissimi alunni della I A, accompagnati dalla professoressa Olga Sirianni. Gangemi si è soffermato sulla situazione presente della nostra regione, esortando i giovani a sentirsi fieri delle proprie origini, poiché “rinnegare i valori della terra di appartenenza costituisce una iattura ancor più grande dell’emigrazione a cui, talvolta, purtroppo, si viene costretti”.

Lo scrittore ha inoltre precisato come la storia che ha felicemente ispirato il romanzo parta in realtà da alcune personali vicende familiari, legate principalmente alla figura di un nonno. Agli alunni che hanno chiesto informazioni circa lo stile ed il lessico che caratterizzano il romanzo, l’autore ha risposto rivendicando fieramente “una cifra stilistica personale che non indugi eccessivamente sui dialettismi e che sia tale da renderlo immediatamente riconoscibile ad ogni lettore”. Gangemi ha ricordato infine il proprio esordio letterario presso la casa editrice Rubbettino ( Un anno in Aspromonte ), ironizzando simpaticamente sulla diffidenza che colleghi e parenti dimostrarono sulla paternità del primo libro pubblicato. Al termine dell’incontro, l’organizzatore dell’evento, Luca Giacobbe, ha donato all’ospite, a nome della scuola, un manufatto in ceramica recante in sovrimpressione il logo dell’istituto, realizzato da alcuni alunni impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA