Lamezia: Nuovo appuntamento con seminario di studi filosofici al Liceo Classico

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Lamezia Terme - Con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme e in collaborazione con il Liceo classico, martedì 21 e mercoledì 22 ottobre alle ore 17.00, giovedì 23 dalle 9.00 alle 11.00, nella sala polivalente dell’Istituto, si terrà il seminario della Scuola di alta formazione “Francesco Fiorentino”. Si relazionerà su Zigmunt Bauman. Due anni fa “Economia e decrescita”, ovvero la possibile uscita dal neoliberismo e dal consumismo attraverso la rivoluzione economica teorizzata da Georgescu-Roegen e la “Decrescita serena” elaborata da Serge Latouche o con lo sviluppo sostenibile per salvare le risorse del Pianeta. L’anno scorso “Dalla politica ideologica alla politica complessa”. In sintesi, una nuova politica alla luce dei mutamenti epocali del Terzo Millennio. Quindi la necessità di nuove interpretazioni, visioni e progetti con l’aiuto della “filosofia complessa” di Edgar Morin. Quest’anno i proff. Giuseppe Gembillo e Fabiana Russo tratteranno “Zigmunt Bauman e la società liquida”, vale a dire le conseguenze sociali ed esistenziali dopo i cambiamenti dell’economia e della politica.  

Insomma un filo rosso didattico unisce gli argomenti della Scuola di alta formazione “Francesco Fiorentino”. L’autore in questione ha interpretato lo spaesamento della società negli ultimi decenni a causa della globalizzazione, che porta alle estreme conseguenze le differenze. Durante le tre giornate seminariali saranno affrontate le seguenti tematiche: 1) La liquidità come rapidità dei mutamenti; Homo consumens. 2) Nuovi rischi e nuove sfide; La responsabilità dell’individuo. 3) Un tempo nuovo; Un ruolo nuovo per la Sociologia. Per il filosofo polacco nella realtà attuale non c’è niente di certo, di concreto, di definito una volta per tutte, come si riteneva in passato. Il nuovo modo di essere si manifesta in politica, dove non esistono o non hanno l’importanza di un tempo, i sistemi costruiti dall’ideologia.

Tanto è vero che lo studioso considera il mondo contemporaneo caratterizzato da una  “modernità liquida”, nel senso che qualsiasi sistemazione, la più sofisticata possibile, avrebbe il carattere della precarietà. In un Pianeta globalizzato la coesione sociale tende a sfaldarsi perché messa in difficoltà da nuovi  significati e simboli  in continuo e veloce mutamento economico. E’ diffusa una preoccupante instabilità nel lavoro, nei rapporti umani, nelle amicizie. Scarsa fiducia in se stessi e/o debole autostima a livello individuale. Il presente evidenzia ostacoli d’ogni genere e il futuro non si preannuncia roseo. Rimane il solo consumare per i più fortunati. Nel mercato globale  in continua evoluzione  sono a rischio stato sociale e welfare di cui  avrebbero bisogno i meno abbienti. Sempre meno Stato-nazione che non garantisce sicurezza. Inoltre, i partiti non attraggono come in passato. L’economia di mercato sempre più concorrenziale  sopravanza la politica e chiede maggiore flessibilità a discapito delle contrattazioni sindacali e della solidarietà per gli esclusi dal mondo lavorativo. Oggi vengono etichettati “in stato di esubero”, cioè scarti, superflui, inutili, “economicamente inattivi”. Saranno sempre meno le prestazioni assistenziali assicurate dall’intervento pubblico. Sarà l’individuo che deve cercare soluzioni ai propri problemi. Sarà un  tempo nuovo di una società mobile, quasi sfuggente,  che dovrà essere interpretato con chiavi di lettura  diverse dal passato.  Avremo gli strumenti adatti per farlo?  Nel  seminario, a questa  domanda,  si cercherà di dare una risposta.

Pino Gullà

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