Lamezia Terme – L’etica francescana, come sollecitato anche da papa Francesco nella sua Enciclica Fratelli tutti per formare una nuova economia dove i motori principali devono essere la solidarietà e l’inclusione portate avanti da una fraternitas comune dell’intera classe economica e non da un solo uomo, ma da una fitta rete di imprenditori, economisti, studiosi di economia politica. Questa unione è il tema cardine esposto nell’ultimo lavoro letterario dello storico del medioevo Marco Iuffrida in ‘#Fraternitas. L'etica economica francescana’. L’incontro si è svolto nell'aula San Giovanni Paolo II del Seminario vescovile di Lamezia Terme. Oltre all’autore i presenti hanno dato tutti loro un sostanzioso contributo sull’ampia tematica della ‘regola Francescana’ incentrata sulla povertà e intesa nell’attingere degli elementi sostanziali e utili da prendere come modello di vita e rispettosi anche dell’ambiente. A partecipare alla serata Don Andrea Latelli della comunità Sant’Anna di San Mazzeo, Antonio Cavallaro (Rubbettino Editore) e il direttore dell’area storica del museo diocesano Francesco Paolo Emanuele.
Moderatore dell’evento è stato Cavallaro aggiungendo, nel suo pertinente intervento, “come il modello Francescano sia stato capace di contribuire all’elaborazione di un sistema economico comune includendo oltre che i suoi rispettivi attori economici, il rispetto comune dell’ambiente”. “Si è specificato poi che la povertà è alla base del sistema dei Francescani e il francescanesimo è anche alla base del sistema politico europeo offrendo delle soluzioni pratiche”. Il dibattito, focalizzato sempre più sul sistema francescano è stato allargato sino ai tempi attuali. Viene poi illustrato da Iuffrida, sottolineando anche la lungimiranza di Francesco d’Assisi che, “siamo tutti poveri di qualcosa e che anche la Pandemia che stiamo vivendo ci ha dato, in qualche modo, degli insegnamenti cioè apprezzare il piccolo delle cose nonostante le difficoltà cui ci questa ci ha costretto”. “Inoltre, sempre seguendo la regola francescana austerità e crescita devono viaggiare alla stessa velocità”, e Francesco d’Assisi nella sua ‘Regola’ ha “saputo cogliere” e mettere insieme questi elementi.
F.I.
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